FIRENZE – Nel 1874, un gruppo di 31 artisti, tra cui Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Camille Pissarro e Paul Cézanne, rifiutati dai circuiti ufficiali dell’arte accademica, decise di rompere con le convenzioni organizzando una mostra rivoluzionaria nella galleria del fotografo Nadar a Parigi. Fu un evento di portata epocale: da allora, infatti, l’Impressionismo ha ridefinito il modo di rappresentare la realtà, puntando sull’effimero, sulla luce e sull’emozione pura.
Per celebrare il 150° anniversario di quella prima esposizione, il Museo degli Innocenti di Firenze ospita la mostra Impressionisti in Normandia, visitabile dal 21 novembre. Curata da Alain Tapié, prodotta da Arthemisia in collaborazione con la Collezione Peindre en Normandie, l’esposizione presenta oltre 70 opere di alcuni dei più grandi maestri dell’Impressionismo e approfondisce il legame speciale tra questa corrente artistica e i paesaggi della Normandia.
Le Ninfee di Claude Monet
Tra le opere più attese della mostra ci sono le Ninfee rosa di Claude Monet, un prestito eccezionale proveniente dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Questo capolavoro, appartenente alla prima serie di otto ninfee dipinte tra il 1897 e il 1899, rappresenta il culmine della ricerca pittorica di Monet, in cui il paesaggio si dissolve in un’impressione liquida, quasi astratta, catturando la pura essenza visiva del giardino di Giverny.
Secondo Monet, le ninfee incarnano il suo desiderio di fissare l’ineffabile: “Ho voluto rendere ciò che fugge, che cambia. Non la natura, ma l’impressione che essa lascia,” diceva l’artista. Il prestito di quest’opera è uno dei punti di forza della mostra, permettendo ai visitatori di ammirare dal vivo una delle immagini più emblematiche dell’Impressionismo.
Normandia, culla dell’Impressionismo
La mostra esplora il ruolo fondamentale della Normandia nello sviluppo dell’Impressionismo. Questa regione, con le sue scogliere maestose, le spiagge infinite e la luce mutevole, divenne un laboratorio naturale per artisti come Courbet, Renoir, Delacroix e molti altri.
Opere come Falesie a Dieppe di Eugène Delacroix, La spiaggia a Trouville di Gustave Courbet e Fécamp di Monet raccontano l’immediatezza e la vitalità dei paesaggi normanni. La Normandia, infatti, offrì agli impressionisti una varietà infinita di scenari, ma anche l’opportunità di rompere con le rigide regole accademiche, abbracciando la libertà creativa della pittura en plein air.
Il valore educativo della mostra
Attraverso pannelli esplicativi, materiali didattici e un percorso espositivo curato nei minimi dettagli, la mostra offre ai visitatori di tutte le età un’immersione completa nel mondo degli Impressionisti. Le grandi pennellate, i colori vibranti e i contorni sfumati che caratterizzano questa corrente artistica vengono spiegati in modo coinvolgente, permettendo a tutti di apprezzarne l’innovazione e la bellezza.
Come sottolinea Maria Grazia Giuffrida, Presidente dell’Istituto degli Innocenti:
“Gli impressionisti non sono semplicemente artisti; sono narratori di emozioni. Ogni tela racconta una storia, ogni sfumatura di colore evoca sensazioni, invitando a una riflessione profonda. Questa mostra rappresenta un’occasione unica per grandi e piccini di scoprire il potere evocativo dell’arte e il suo ruolo cruciale nell’educazione e nella crescita personale.”
Iole Siena, Presidente del Gruppo Arthemisia, ha espresso il suo entusiasmo per questa importante iniziativa:
“È con immenso onore che realizziamo una mostra dedicata agli Impressionisti, evidenziando il loro rapporto speciale con i magnifici paesaggi della Normandia. Questo evento celebra non solo la bellezza dell’Impressionismo, ma anche il coraggio di quegli artisti che, contro ogni aspettativa, cambiarono per sempre le regole del gioco artistico. Esporre queste opere a Firenze, nella cornice unica del Museo degli Innocenti, aggiunge un ulteriore livello di emozione a un anniversario già straordinario.”