La GNAM si rinnova anche attraverso un’identità visiva che abbraccia la creatività contemporanea: un logotipo a firma di Lorenzo Marini
ROMA – La Galleria Nazionale di Roma ha presentato la sua nuova identità visiva e denominazione. Dopo otto anni dall’ultimo rebranding, l’istituzione torna a essere identificata con l’acronimo GNAM, un nome radicato nella memoria collettiva e associato alla sua storia. Questa trasformazione segna il passaggio a G-N-A-M-C, dove la “C” sottolinea il legame con l’arte contemporanea e il desiderio di proiettarsi verso un futuro più dinamico e inclusivo.
Un ritorno alle origini con uno sguardo al futuro
La decisione di tornare all’acronimo GNAM, arricchito dalla nuova “C”, deriva da una riflessione approfondita sul valore della tradizione e sulle necessità di dialogo con il presente. Come evidenziato dalla direttrice Cristina Mazzantini, “il posizionamento storico del museo, percepito e consolidato come Gnam, necessitava di un’evoluzione per abbracciare una dimensione più giovane, aperta alla comunità artistica internazionale e attenta alle nuove generazioni”.
Il nome “La Galleria Nazionale”, adottato nel 2016, non era riuscito a imporsi nell’immaginario collettivo, generando confusione con altre istituzioni nazionali. Tornare al familiare GNAM non è solo un’operazione nostalgica, ma un modo per rendere il museo più riconoscibile, mantenendo il legame con le sue radici e valorizzando, al contempo, la sua dimensione contemporanea.
Un’identità visiva firmata Lorenzo Marini tra tradizione e innovazione
Il progetto grafico scelto per il rebranding è stato affidato a Lorenzo Marini, noto designer e creativo, che ha saputo sintetizzare i valori cardine della Galleria: tradizione, autorevolezza e apertura alla contemporaneità. Il nuovo logotipo mantiene la semplicità dell’acronimo GNAM, realizzato con un carattere tipografico basico e autorevole, ma introduce una “C” rossa, dipinta con tratti pittorici. Questo elemento distintivo rende il marchio dinamico, flessibile e inclusivo, capace di rappresentare l’identità di un museo che non è solo custode del passato, ma anche piattaforma per la creatività del presente.
La nuova “C” è un elemento che invita a guardare oltre, verso un futuro in cui la GNAM diventa uno spazio sempre più accessibile alle giovani generazioni e un punto di riferimento internazionale per il design, l’architettura e le arti visive.
Fondata nel 1883 e ampliata nel 1939 con l’aggiunta di “Arte Contemporanea” alla sua denominazione, la Galleria Nazionale ha sempre avuto un’identità duplice, intrecciando passato e presente. Il nuovo nome G-N-A-M-C riflette questa natura duale, ponendosi come ponte tra memoria storica e innovazione culturale.
Il rebranding è stato pensato per parlare a un pubblico ampio, dai visitatori abituali agli studiosi, dalle nuove generazioni agli appassionati d’arte internazionale, riaffermando il museo come uno spazio vivo, capace di trasformarsi e adattarsi ai tempi.
La creazione della nuova identità visiva è stata un processo partecipativo che ha coinvolto otto studi di architettura, grafica e design, invitati a proporre soluzioni per rappresentare l’evoluzione della Galleria. La proposta di Marini è stata scelta per la sua coerenza con i valori del museo e per l’originalità con cui ha interpretato la transizione verso G-N-A-M-C .