VERONA – Le 17 opere trafugate lo scorso anno al Museo di Castelvecchio sono in procinto di tornare in Italia. Si è infatti svolta a Kiev, presso il museo Khanenko, la cerimonia di riconsegna dei capolavori alla presenza del presidente dell’Ucraina, Petro Porosenko.
La delegazione italiana, composta dal ministro Dario Franceschini, il sindaco di Verona Flavio Tosi, il comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Fabrizio Parrulli, il sostituto procuratore Gennaro Ottaviano, il direttore del Servizio Centrale Operativo (Sco), Vincenzo Nicolì, il capo della Squadra mobile di Verona, Roberto di Benedetto, il comandante del Reparto operativo Tutela Patrimonio culturale, Antonio Coppola, il curatore del Museo di Castelvecchio, Ettore Napione, tornerà alle 17,30 all’aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca con le opere che saranno riportate al Museo di Castelvecchio.
“Oggi è una giornata di gioia e soddisfazione – ha detto il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, al termine della cerimonia. – Il ritorno in Italia dei diciassette capolavori trafugati più di un anno fa dal Museo di Castelvecchio di Verona è il frutto di un intenso e proficuo lavoro di squadra nelle indagini e di una positiva collaborazione internazionale. Ringrazio la magistratura, le forze dell’ordine, il corpo diplomatico e le autorità ucraine che hanno permesso di rimarginare una ferita dolorosa al patrimonio culturale italiano e mondiale”.
Le 17 opere, ricordiamo furono ritrovate il 6 maggio scorso grazie ad un’operazione lunga e complessa che ha visto impegnati in piena sinergia, coordinati dalla Procura della Repubblica di Verona, il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, supportato dall’arma territoriale, la Polizia di Stato per cui hanno operato il Servizio Centrale Operativo e la Squadra Mobile di Verona, la magistratura e le forze speciali moldave e ucraine e la Direzione Centrale di Polizia Criminale italiana che ha consentito la cooperazione internazionale.