IVREA – Proclamata il 16 febbraio, dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, Ivrea, la città che Adriano Olivetti aveva eletto a laboratorio del futuro, ospita fino al 27 marzo al Museo Garda la mostra “Olivetti e l’arte: Jean Michel Folon”.
L’esposizione, la seconda delle sei mostre del ciclo “Olivetti e la cultura nell’impresa responsabile”, rientra nel grande progetto di valorizzazione del patrimonio storico artistico, oggi di proprietà TIM, che Olivetti ha raccolto nell’arco di alcuni decenni, in particolare a partire dal periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale e sino alle soglie del XXI secolo. Un patrimonio composto da centinaia di opere d’arte (dipinti, sculture, multipli d’arte, litografie e manifesti a tiratura limitata) di grandi artisti e designer del XIX e XX secolo meglio conosciuto come la “Collezione Olivetti”.
Folon, caso paradigmatico dei rapporti tra Olivetti e gli artisti contemporanei
La mostra ripercorre quasi trent’anni di collaborazione tra l’artista belga, che disegnava con innocenza drammatica il destino dell’uomo a lui contemporaneo, e l’azienda che operava su scala planetaria, nel pieno della rivoluzione elettronica e dei sistemi di trattamento dell’informazione.
Suddivisa in sei sezioni, l’esposizione rende conto di uno straordinario percorso di vita e lavorativo, a partire appunto dalla collaborazione con Olivetti.
Jean Michel Folon nasce a Uccle in Belgio nel 1934. Studia architettura a Bruxelles, ma nel 1955 abbandona gli studi universitari per dedicarsi al disegno. Si trasferisce a Parigi, dove è influenzato dalla pittura d’avanguardia di Picasso e dei surrealisti. Nei primi anni ’60 i suoi disegni sono accolti da alcune riviste americane, ma il suo stile, decisamente anticonformista e straniante, non si afferma immediatamente.
L’incontro con Olivetti segna però la svolta. In particolare quello con Giorgio Soavi, che nell’azienda aveva incarichi di art director nell’ambito della Direzione Pubblicità e Stampa diretta da Renzo Zorzi.
Folon realizza per Olivetti il manifesto pubblicitario dedicato alla mitica macchina per scrivere Lettera 22. Sempre per l’azienda illustrerà la prima agenda da tavolo del 1969, due libri strenna negli anni settanta, un calendario, affiche, oggetti regalo, gadget, spot, filmati, campagne pubblicitarie.
“Questa seconda esposizione del percorso nato dal lavoro congiunto e proficuo tra TIM, Olivetti, Comune di Ivrea, Associazione Archivio Storico Olivetti e Museo Garda – afferma Gaetano di Tondo, Presidente dell’Associazione Archivio Storico Olivetti e VP, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne di Olivetti – permette alla popolazione di Ivrea e a tutti gli amanti dell’arte e della cultura di poter nuovamente ammirare la collezione Olivetti. L’internazionalità del soggetto ben si coniuga con il recente racconto della creatività e dell’innovazione di Olivetti presso Padiglione Italia ad ExpoDubai2020 e con il claim #BeautyConnectsPeople. Anche in questo caso il percorso di valorizzazione continua attraverso una narrazione digitale e multimediale, in coerenza con l’attuale ruolo di fabbrica digitale in ambito IoT del Gruppo TIM”.
A corredo della mostra anche un catalogo che, come il precedente dedicato all’esposizione “La Collezione Olivetti”, potrà contribuire a comporre la raccolta completa dei cataloghi delle sei mostre in programma.
Vademecum
Museo Civico Pier Alessandro Garda
Piazza Ottinetti, Ivrea (TO)
Orario: da martedì a domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 /lunedì e festività chiuso
Biglietti: Euro 5 intero /Euro 4 ridotto