PARIGI – Nei giorni scorsi il ministro della Cultura francese Roselyne Bachelot ha annunciato che la Francia restituirà il dipinto di Gustav Klimt, “Rosiers sous les arbres” (Rose sotto gli alberi -1904-05), agli eredi della legittima proprietaria, la viennese Nora Stiasny, vittima dell’Olocausto. Il dipinto è attualmente al Musée d’Orsay di Parigi, come parte della collezione nazionale, per questo motivo la sua restituzione comporterà un lungo processo legale, essendo inalienabile.
“La decisione di restituire un’opera importante delle collezioni pubbliche mostra il nostro impegno verso la giustizia e la riparazione nei confronti delle famiglie depredate”, ha affermato il ministro Bachelot-Narquin, sottolineando che per molto tempo non si era saputo che il quadro fosse stato sottratto dai nazisti. Una verità venuta alla luce solo di recente.
“Il governo francese – ha spiegato il ministro – presenterà un disegno di legge destinato ad autorizzare l’uscita di quest’opera dalle collezioni”, specificando che questa è la prima volta che un’opera d’arte della collezione nazionale viene restituita.
L’opera fu acquistata dall’industriale e collezionista ebreo austriaco Viktor Zuckerkandl nel 1911. Dopo la morte di Zuckerkandl e di sua moglie Paula, fu lasciata in eredità a sua nipote, Eleonore “Nora” Stiasny che, nell’agosto 1938, poco dopo l’annessione dell’Austria alla Germania, fu costretta a venderla per pochi denari a Philipp Häusler, un professore membro del partito nazista.
Acquisito dal Musée d’Orsay nel 1980 dalla Galerie Peter Nathan di Zurigo, il dipinto era di proprietà di Herta Blümel, compagna di Häusler, che l’aveva da lui ereditata.
Pur consapevole dell’importanza di una tale decisione e dell’impatto sul Musèe d’Orsay, che perderà un prezioso dipinto della Secessione viennese, Laurence des Cars, direttore del Museo, ha spiegato di sostenere pienamente questa operazione. “Questa decisione – ha afferamto – è il nostro onore, è l’adempimento del nostro dovere di fronte alla storia e onora il nostro impegno collettivo nei confronti delle vittime della barbarie nazista”.