FIRENZE – La Galleria dell’Accademia di Firenze arricchisce le sue collezioni con una preziosa opera in terracotta, un bozzetto preparatorio per la celebre Venere al bagno di Luigi Pampaloni (Firenze, 1791-1847). Recentemente acquisita, l’opera sarà esposta nella Gipsoteca, accanto ai modelli in gesso dell’artista e del suo maestro, Lorenzo Bartolini, contribuendo a valorizzare ulteriormente la collezione di scultura ottocentesca del museo.
La “Venere al bagno” tra spontaneità e innovazione
Il bozzetto in terracotta, alto 38 centimetri, rappresenta la fase iniziale del processo creativo che porterà alla realizzazione dell’opera in marmo, commissionata nel 1836 dal collezionista americano Meredith Calhoun. La scultura ritrae la dea Venere in un gesto naturale e delicato: mentre si prepara a immergersi in acqua, il telo che la avvolge scivola, provocando un movimento istintivo per coprire il seno con una mano.
Questa posa, resa con estrema grazia, è caratterizzata da una torsione del busto e un’elevata attenzione ai dettagli chiaroscurali, che enfatizzano la morbidezza delle forme e la naturalezza del momento. La freschezza del modellato in terracotta, tipica di un bozzetto, si perde in parte nella successiva versione in gesso, dove il volto di Venere assume un’espressione più studiata e seducente, mentre l’acconciatura appare maggiormente elaborata.
Un’aggiunta significativa per la Gipsoteca
Massimo Osanna, Direttore Generale dei Musei e direttore avocante della Galleria dell’Accademia, ha sottolineato l’importanza dell’acquisizione: “Con l’arrivo della Venere al bagno, la Galleria riafferma la sua missione di custode del patrimonio artistico e luogo di ricerca. Questo bozzetto offre uno sguardo unico sul processo creativo dell’artista e arricchisce la Gipsoteca, recentemente riallestita”.
Anche Giulia Coco, curatrice della Gipsoteca, ha evidenziato il valore dell’opera: “La Venere al bagno completa il nucleo di opere di Pampaloni già presenti nella Gipsoteca e consente di tracciare un dialogo più profondo con i modelli di Bartolini. Il bozzetto, che costituisce la fase creativa precedente a quella figurata nel gesso e poi nel marmo, ovvero la primissima idea dell’artista, e in quanto tale destinato all’atelier, richiama il fare artistico che anima la Gipsoteca, ricostruzione ideale dello studio d’artista, e più in generale la vocazione della Galleria dell’Accademia, museo didattico di riferimento per l’istituto accademico”.
Luigi Pampaloni: tradizione e modernità
Luigi Pampaloni, formatosi all’Accademia di Belle Arti di Firenze e successivamente a Carrara sotto la guida di Lorenzo Bartolini, ha saputo coniugare la tradizione scultorea neoclassica con un approccio più spontaneo e naturale. La Venere al bagno è una testimonianza emblematica di questa sintesi: un’opera che riflette la meditazione dell’artista sul “bello naturale”, superando le convenzioni rigide del suo tempo.