LIVORNO – Dopo una complessa operazione di recupero svolta dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Firenze, la “Santa Lucia” (1926 circa) dello scultore Adolfo Wildt (Milano, 1868 – 1931) è stata riconsegnata al Museo civico “Giovanni Fattori” di Livorno, per la sua custodia e valorizzazione.
Le indagini per il recupero dell’opera sono state avviate dal Comando Tpc in seguito all’esposto presentato dall’Azienda Usl Toscana Nord Ovest, nel novembre 2018, presso la Stazione Carabinieri di Ardenza (Li), nel quale veniva rivendicata la proprietà del bene e segnalata la sua vendita illecita, avvenuta nel dicembre 2015 da parte della Sezione toscana dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus. L’opera, appartenente all’Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale (Onlus), soggiace alle disposizioni previste dalla legge di tutela anche in assenza di una dichiarazione di interesse culturale.
La struggente scultura in marmo, che rappresenta la martire “Santa Lucia”, a cui il cielo ha strappato gli occhi ma allo stesso tempo viene irradiata dalla luce divina, è stata ritirata dal collezionista parigino, favorevole al suo ritorno in Italia, che se l’era aggiudicata, per 660 mila euro, all’asta di Sotheby’s a Londra del 2015. Il 26 giugno 2019 i militari del Nucleo Tpc di Firenze si erano recati a Parigi per rimpatriare la scultura, sequestrandola come disposto dalla Procura livornese. Il procedimento penale si è concluso con l’archiviazione da parte del gip del Tribunale di Livorno delle posizioni dei quattro indagati e l’ordine di restituzione della statua all’Azienda Sanitaria Toscana Nord Ovest.
La cerimonia di riconsegna si è svolta nella Sala degli Specchi di Villa Mimbelli alla presenza delle autorità cittadine. Sono intervenuti il sindaco di Livorno Luca Salvetti, il Direttore Generale dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest Maria Letizia Casani, il Capitano Claudio Mauti, Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Firenze, l’assessore comunale alla Cultura Simone Lenzi e per l’Unione Ciechi Davide Ricotta. Presente anche Luigi Vanni, in rappresentanza del piccolo gruppo di ex soci dell’Unione Ciechi che all’epoca si oppose alla vendita.
“Questa cerimonia – ha affermato il direttore generale della Usl Toscana nord ovest, Maria Letizia Casani – mi emoziona doppiamente come rappresentante della Azienda sanitaria proprietaria della statua e come cittadina livornese alla quale viene finalmente restituita un’opera d’arte di valore internazionale. Il cammino che ci ha portato fin qui è stato lungo e complesso, durante il quale è stato necessario l’intervento di molti soggetti fra i quali i Carabinieri, la Procura, il Comune, ma anche tanti nostri dipendenti fra i quali vorrei ricordare il prezioso contributo dell’avvocato Luca Cei. L’opera ha un forte legame col mondo sanitario tant’è che la festività di Santa Lucia è sempre sentita e spesso anche celebrata all’interno delle nostre strutture: un motivo in più per festeggiare il ritorno di questo patrimonio comune”.