FIRENZE – Sono state presentate a Palazzo Frescobaldi, prima di volare a Londra per la più grande mostra mai realizzata nel Regno Unito su Artemisia Gentileschi, le lettere conservate nell’Archivio dei Marchesi Frescobaldi, scritte dall’artista e indirizzate all’amante ventenne Francesco Maria Maringhi, ricco rampollo di un’antica famiglia dell’aristocrazia fiorentina.
Si tratta di documenti straordinari che rivelano una storia a tratti torbida, di bellissima pittura, di denaro e di potere che in qualche modo ha influenzato alcune delle opere di Artemisia. I testi rivelano anche una prosa scorretta ma profonda che cita Petrarca e l’Ariosto, Ovidio, Michelangelo e il Tasso.
E’ stata Tiziana Frescobaldi, Presidente Compagnia de’ Frescobaldi e Direttore Artistico del progetto Artisti per Frescobaldi, a consegnare le preziose lettere d’amore a Letizia Treves, James and Sarah Sassoon Curator di pittura italiana, spagnola e francese del XVII secolo presso la National Gallery di Londra.
“Le Lettere di Artemisia Gentileschi custodite nell’Archivio Frescobaldi – ha spiegato Tiziana Frescobaldi – indirizzate dalla pittrice a Francesco Maria Maringhi amministratore dei beni della famiglia Frescobaldi e ritrovate dal Professor Francesco Solinas durante i suoi studi nell’archivio, rappresentano dei documenti unici nel loro genere per entrare nella vita privata e psicologica di questa grande artista italiana. Quest’anno la National Gallery celebra la Gentileschi con una grande mostra monografica ed è un grande onore per la famiglia Frescobaldi essere sostenitrice della più illustre pittrice dell’età barocca, durante il suo periodo fiorentino, e aver conservato queste preziose lettere”.
“Sono grata alla Famiglia Frescobaldi di poter esporre nel nostro museo questo ricco tesoro dell’Archivio Frescobaldi. – Ha affermato Letizia Treves – Grazie a queste lettere i visitatori potranno ascoltare la voce di Artemisia Gentileschi e conoscere ancora più a fondo l’artista, una donna che si mostra in questi testi nella sua più totale vulnerabilità. Credo che grazie a queste lettere verrà data vita alla pittrice”.
Le cinque lettere sono state restaurate da Flavia Serena Di Lapiglio, restauratrice di opere d’arte, mentre la traduzione è del Professor Francesco Solinas, grande studioso di cultura artistica e scientifica, che racconta: “Nel 2011, stavo cercando nuove informazioni sulla vita dell’artista, e in particolare sul suo soggiorno fiorentino (1613-1620). Durante i miei studi nell’archivio della famiglia Frescobaldi, ho scoperto 36 lettere completamente sconosciute e autografe scritte dall’Artemisia e da suo marito Pierantonio Stiattesi al nobile fiorentino Francesco Maria Maringhi. La scoperta ha completamente cambiato la percezione della vita e dell’opera dell’artista e del suo universo creativo; nuova luce viene anche proiettata sulla sua tecnica pittorica.”