GENOVA – Uno spazio fisico e insieme simbolico. Un luogo di incontro, scontro, memoria e trasformazione. Le piazze attraversano i secoli come teatro di potere, protesta, vita quotidiana e racconto collettivo. Ed è proprio attorno a queste dimensioni che si articola la XIV edizione de La Storia in Piazza, in programma dal 27 al 30 marzo 2025 a Palazzo Ducale di Genova.
Con oltre 70 ospiti e più di 50 appuntamenti in calendario, la rassegna – uno degli appuntamenti culturali più seguiti a livello nazionale – sceglie quest’anno di indagare Le piazze nella storia, affidando per la prima volta la curatela a due storici di area contemporaneista: Carlotta Sorba ed Emmanuel Betta.
Le piazze, tra agorà e hashtag
Il festival esplora il ruolo delle piazze dall’antichità ai giorni nostri, come crocevia di esperienze politiche, sociali, culturali e religiose. Dai fori dell’Impero romano ai luoghi delle rivoluzioni, dalle manifestazioni del Novecento ai presidi digitali dei movimenti contemporanei, le piazze sono lette e reinterpretate da prospettive diverse: storiche, sociologiche, urbanistiche, artistiche.
Raccontano i curatori: «Le piazze sono tante cose, sono soprattutto i luoghi per eccellenza dell’esperienza e della vita collettiva, in cui uomini e donne, in Europa e nel mondo, hanno dato luogo alle attività e alle pratiche più varie. Lì hanno legittimato e celebrato il potere, hanno preso la parola per contestarlo o sovvertirlo, per rivendicare pane, diritti, giustizia; hanno fatto circolare notizie vere e false, messaggi, segreti, maldicenze; si sono ritrovati a pregare oppure a festeggiare. Intorno a questi temi abbiamo pensato di articolare le giornate de La Storia in Piazza, organizzate nel solco delle stagioni precedenti, sempredi grande successo, con alcune novità: conferenze e lezioni, ma anche dialoghi a più voci per provare a cogliere i diversi aspetti di un tema e, ancora, alcune lezioni spettacolo con musica o voce narrante».
L’archivio e le sale del piano nobile di Palazzo Ducale – tra cui la solitamente inaccessibile Sala dell’Archivio Storico – diventano il palcoscenico per un confronto aperto e interdisciplinare che rinnova la formula tradizionale degli incontri, affiancando alle lezioni frontali i dialoghi corali, le letture, i laboratori e persino lezioni-spettacolo.
Voci dal presente per rileggere il passato
Tra gli appuntamenti di spicco: Gad e David Lerner dialogano su Piazza Rabin a Tel Aviv; l’archeologo Emanuele Papi rilegge la funzione pubblica dell’agorà greca; la storica Anna Foa riflette su Campo de’ Fiori e la memoria di Giordano Bruno; Laura Schettini porta il tema della Piazza Queer, indagando i luoghi di visibilità e conflitto delle soggettività LGBTQ+ dalla Belle Époque al Duemila.
Non mancano contributi sulle piazze come epicentro di dinamiche culturali e urbane, affidati a studiosi e autori come Donald Sassoon, Massimo Rospocher, Paola Stelliferi e Alfonso Femia.
Tra musica e rivoluzioni
Il festival si spinge anche sul versante performativo e popolare, con una lezione-concerto dal titolo Rockando la storia, in cui il musicologo Franco Fabbri racconta mezzo secolo di eventi collettivi attraverso le canzoni, dal folk al rock. A chiudere il cerchio, un dialogo tra Alberto Masoero, Antonella Salomoni e Gianpiero Piretto rilegge i molteplici volti della Piazza Rossa, accompagnati da un apparato iconografico.
Pensato per un pubblico eterogeneo, La Storia in Piazza mantiene anche quest’anno un’offerta dedicata a scuole e famiglie, con incontri, laboratori e attività che affiancano il rigore della ricerca all’esercizio della memoria pubblica e al gioco dell’apprendimento attivo. L’ingresso è libero, e la manifestazione si avvale della media partnership di Rai Cultura: durante i giorni del festival saranno presenti a Genova anche i responsabili del programma Passato e Presente, con incontri che ne sveleranno il dietro le quinte.
Vademecum
27 – 30 marzo 2025
La storia in piazza XIV edizione
Le piazze nella storia
Palazzo Ducale di Genova
Ingresso libero.