Due mani femminili sorreggono un atomo: è “Urania’s Passion” l’immagine scultorea che l’artista ha donato alla città universitaria della Sapienza per ispirare un cambiamento culturale in nome della scienza
Alta quattro metri, scolpita con il consueto linguaggio che da sempre contraddistingue la ricerca artistica di Lorenzo Quinn, Urania’s Passion è stata presentata il 20 maggio all’Università Sapienza di Roma come emblema del progetto “Investing for Future. Donne e STEAM: da gap a plus”, promosso da MSD Italia con il patrocinio dell’ateneo romano.
Il titolo dell’opera fa riferimento a Urania, la musa greca dell’astronomia, simbolo di uno sguardo rivolto al cosmo e alla conoscenza. Le mani femminili che si elevano per sostenere la struttura atomica diventano allora allegoria di una scienza capace di accogliere la pluralità dei talenti, rimuovendo stereotipi e disuguaglianze che ancora oggi ostacolano la partecipazione delle donne nei settori scientifici.
Un progetto tra arte, scienza e responsabilità sociale
L’iniziativa nasce da un’indagine Ipsos commissionata da MSD che fotografa un panorama disorientante: due giovani su tre non sono consapevoli del gap femminile nelle materie STEM, e oltre il 90% sottostima le disparità di genere nel mondo scientifico. Un paradosso, considerando che pregiudizi, mancanza di modelli e orientamento scolastico inefficace vengono individuati dagli stessi giovani come cause del divario.
In questo scenario, MSD sceglie di agire in modo trasversale, intrecciando il linguaggio dell’arte a quello della scienza per stimolare un cambiamento culturale. L’approccio è quello delle STEAM: aggiungere Art alla triade scientifico-tecnologica non è solo un arricchimento formale, ma un cambio di paradigma, che mette la creatività al centro della ricerca e della formazione.
La Sapienza e l’impegno per l’uguaglianza di genere
La rettrice Antonella Polimeni, nel corso dell’inaugurazione, ha sottolineato come il progetto di MSD si inserisca coerentemente nelle politiche attive dell’università sul fronte della parità. Tra le iniziative più significative promosse dall’ateneo figura il programma #100ragazzeSTEM, con borse di studio triennali per incentivare l’iscrizione femminile ai corsi tecnico-scientifici. “La presenza femminile – ha dichiarato – è ancora troppo bassa rispetto a quella maschile e indubbiamente siamo ancora lontani dal raggiungimento di una completa parità di genere. Ben vengano inoltre iniziative di spessore artistico e di sensibilità culturale che possano accrescere nelle ragazze la consapevolezza delle proprie potenzialità e ampliare il loro orizzonte professionale: l’opera installata oggi interpreta, e auspichiamo anticipi, uno scenario in cui tutte le intelligenze e le sensibilità contribuiscano pienamente al sapere scientifico”.
Le mani di Quinn
Conosciuto per opere come Support (Biennale di Venezia 2017) o Building Bridges, Quinn ha spesso scelto le mani come soggetto privilegiato, strumenti espressivi di sostegno, dialogo e costruzione. In Urania’s Passion, la mano si fa allora gesto di cura e di accesso al sapere, suggerendo che la conoscenza non è un privilegio, ma un diritto da sostenere insieme.
“Sono da sempre convinto – ha sottolineato – che l’arte possa abbattere i muri e aprire le menti: sono dunque entusiasta di poter contribuire con la mia opera al progetto di MSD e Sapienza e spero che questa scultura contribuisca ad ispirare a non porsi limiti e a vedere la bellezza intrinseca nella ricerca scientifica”.
STEAM come leva di cambiamento
A colpire nei dati Ipsos è la discrepanza tra percezione e realtà: il 62% dei giovani ritiene inesistente un divario di genere nel mondo del lavoro, mentre le cifre parlano chiaro. Solo il 3% delle CEO italiane sono donne e il tasso di occupazione femminile resta inferiore di circa 18 punti rispetto a quello maschile. Da qui l’urgenza, ribadita da Nando Pagnoncelli, presidente Ipsos, di “una convergenza tra scuola, università, istituzioni e impresa” per promuovere nuovi modelli educativi.