Dal 21 maggio al 30 novembre 2025, il Museo di Palazzo Mocenigo a Venezia ospita “Viaggio nella storia del profumo. Collezione Storp”, un’esposizione che attraversa oltre seimila anni di cultura olfattiva a partire dai contenitori. Flaconi, ampolle, bottigliette: oggetti sopravvissuti al contenuto che custodivano, ma ancora capaci di raccontare storie
VENEZIA – Nel tempo in cui tutto si consuma in un gesto – uno spray, una scrollata, un click – è curioso imbattersi in un archivio che ha conservato migliaia di oggetti destinati a contenere qualcosa che non esiste più. Sono flaconi di profumo, ampolle rituali, bottigliette da farmacia, involucri decorati che hanno attraversato millenni. A Venezia, a Palazzo Mocenigo, se ne espongono oltre 500 nella mostra Viaggio nella storia del profumo. Collezione Storp (fino al 30 novembre 2025).
È una mostra sui profumi, certo. Ma è anche una mostra senza profumo.
Il profumo non c’è, eppure c’è
Il profumo – per definizione effimero – è il grande assente, ma proprio per questo diventa centrale. Cosa resta quando svanisce ciò che ha dato senso all’oggetto? Resta la forma, il materiale, la lavorazione, il gesto. E con essi, una storia possibile.
I flaconi esposti, provenienti dalla straordinaria raccolta della famiglia Storp, coprono un arco temporale di oltre 6.000 anni. Non ci sono solo pezzi rari: ci sono oggetti d’uso, industriali, anonimi, ordinari. Perché anche una boccetta da profumeria degli anni Cinquanta può raccontare quanto un unguentario in alabastro del Medio Regno.
Museo di cosa, esattamente?
La mostra è curata da storici dell’arte e archeologi – Chiara Squarcina, Marco Vidal, Monica Biaggio, Barbara Savy, Massimo Vidale, Luigi Zanini – con il contributo di aziende legate al vetro e alla profumeria. Il risultato non è un’ode al vintage né una passerella di packaging. È una esposizione sul contenitore come archivio. Un contenitore che, a seconda dell’epoca, può essere reliquia, oggetto votivo, status symbol, souvenir, prodotto commerciale. In altre parole, una sintesi mobile di saperi tecnici, culture del corpo e modelli economici.
L’allestimento, articolato in trentadue moduli tematici, racconta il rapporto tra flaconi e società: non solo cosa contenevano, ma come venivano usati, trasportati, conservati. È un atlante minimo della vita sensoriale, in cui ogni oggetto – anche quello rotto, incompleto, seriale – si fa documento del quotidiano.
La fragilità come linguaggio
Il vetro è ovunque. Perché è fragile, trasparente, resistente e poetico. Il videomapping che apre la mostra, a cura di Zignago Vetro, lo mette in scena come memoria liquida solidificata. Ed è proprio il vetro a fare da filo conduttore: materiale tecnico e simbolico, è l’unico capace di trattenere ciò che per sua natura dovrebbe evaporare.
Ci sono anche sette fragranze ricostruite a partire da formule antiche, realizzate da Givaudan. Non per stupire, ma per riattivare una relazione interrotta: quella tra odore, memoria e oggetto.
Una mostra di resti e di ipotesi
Il profumo è un gesto invisibile, un’azione breve, ma la mostra lo riporta a una durata, a una densità. E ci dice che anche l’effimero può essere documentato, studiato, conservato. Basta guardarlo con occhi diversi.
Viaggio nella storia del profumo non si accontenta di illustrare, né si affida alla spettacolarizzazione del sensoriale. Interroga, con strumenti da museo e approccio da antropologo, cosa ci dice oggi una boccetta vuota. E forse è proprio in quel vuoto – nell’assenza della fragranza – che si trova la parte più interessante del racconto.
Vademecum
Museo di Palazzo Mocenigo – Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo
Santa Croce 1992
30135 Venezia
041 721798
Facebook MuseoPalazzoMocenigo
Instagram museopalazzomocenigo
Apertura al pubblico: dal 21 maggio al 30 novembre 2025
Orari di apertura:
Orario estivo: Dal 01 aprile al 31 ottobre: 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00)
Orario invernale: Dal 01 novembre al 31 marzo: 10.00 – 17.00 (ultimo ingresso ore 16.00)
Aperture prolungate: dal 01 maggio al 30 settembre 2025, ogni venerdì e sabato apertura fino alle 20.00
(ultimo ingresso ore 19.00)
chiuso il lunedì
Biglietti: mostra inclusa nel ticket del museo (10€ intero, riduzioni disponibili, consultare il sito)
Catalogo: disponibile in italiano e inglese ed edito da Grafiche Antiga in uscita a giugno