MATERA – La cripta di San Giovanni in Monterreone, la parte più antica della Chiesa della Madonna de Idris a Matera, dopo unrilievo fotografico e indagini con microprelievi a campione in alcune aree, viene sottoposta ad alcuni lavori di restauro che, grazie alla collaborazione con SkylineWebcams, possono essere seguiti cliccando sul link.
Sono le restauratrici della Pantone Restauri di Roma a eseguire gli interventi finanziati dalla Rigoni di Asiago, azienda leader nella produzione biologica di numerosi prodotti alimentari di qualità, che ha deciso di associare il proprio marchio ad operazioni in favore della valorizzazione dei beni culturali.
L’impegno dell’azienda è iniziato nel 2015 con il restauro dell’Atrio dei Gesuiti del Palazzo di Brera, è proseguito nel 2016/2017 a Venezia con il restauro della Statua del Todaro a Palazzo Ducale e nel 2018 a Roma con il restauro della Fontana “Venezia sposa il mare” nel cortile di Palazzo Venezia.
“Un impegno che” – come spiega Andrea Rigoni, C.E.O. di Rigoni di Asiago – “dovrebbe sempre più coinvolgere l’azione dell’impresa per contribuire a preservare questo immenso patrimonio che tutto il Mondo ci invidia. Ampliare ed unire le forze attraverso un rapporto efficace con la Pubblica Amministrazione può solo far bene e diventare un volano per contribuire anche a far conoscere luoghi ed opere che magari sfuggono ad un pubblico più ampio. Oggi l’azienda interviene nel cuore della città dei Sassi, il nucleo della Capitale Europea della Cultura e questo, per me, oltre ad essere motivo di grande soddisfazione personale, mi riempie di orgoglio pensare che, anche attraverso i nostri prodotti, porteremo il nome di Matera in giro per il mondo”.
Enrico Bressan Presidente di Fondaco Italia, la società di comunicazione che opera dal 2004 su tutto il territorio nazionale, ha espresso grande soddisfazione nel “collaborare con un’azienda che ha capito quanto è importante garantire il futuro a queste opere d’arte che hanno secoli di storia”.
“Portare le aziende ad investire su questi progetti che mettono tutti d’accordo (chi può essere contrario al restauro di un’opera d’arte?) – ha proseguito Bressan – vuol dire anche farle entrare nella storia perchè si tratta di apporre una firma indelebile per ill futuro ma anche una testimonianza concreta per il presente. La funzione dell’impresa deve essere anche questo, ovvero la sintesi dell’ingegno contemporaneo unito alla grande capacità manuale degli artisti del passato. Oggi possiamo ammirare opere che spesso sono state realizzate grazie all’investimento delle grandi famiglie di allora il cui testimone oggi può essere impugnato dagli imprenditori. Un ruolo importante, necessario, che non può essere lasciato in sospeso o al destino.”
Il 12 settembre il monumento sarà inaugurato a lavori terminati.