FIRENZE – La mostra “Firenze 1966-2016. La bellezza salvata” si farà. Soltanto poche ore fa infatti si era diffusa la notizia che la grande mostra, curata dall’ex soprintendente del Polo museale fiorentino, Cristina Acidini e da Elena Capretti, con apertura prevista per la fine del mese a Palazzo Medici Riccardi, era stata rimandata a data da destinarsi. Le motivazioni erano legate essenzialmente a una mancanza di fondi, circa 300mila euro, non ancora reperiti nonostante le richieste avanzate a potenziali sponsor.
Ora grazie ad una intesa, definita proprio in queste ore, tra il Comitato di coordinamento degli eventi del 50esimo dell’alluvione con l’Associazione MetaMorfosi, la Regione Toscana e la Città Metropolitana di Firenze, l’esposizione viene invece confermata.
La mostra, che rappresenta l’evento clou delle manifestazioni per i 50 anni dalla tragedia che colpì Firenze, racconta gli effetti dell’alluvione sui beni culturali della città, il lavoro di restauro e di recupero di molte opere d’arte, e tutto il contesto che si è mosso per la salvaguardia dell’arte e della cultura dopo il 4 novembre del 1966.
L’Associazione MetaMorfosi, sulla base di questo accordo, si farà carico dell’organizzazione della mostra, grazie anche all’intervento di una società privata e a quello della Regione Toscana. La Città Metropolitana di Firenze metterà a disposizione della mostra gli spazi di Palazzo Medici Riccardi (già sede del Museo Mediceo devastato dall’alluvione) e supporto di comunicazione.
Grande soddisfazione è stata quindi espressa da tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti per questo salvataggio che, solo fino a poche ore fa, sembrava davvero impossibile.
In particolare Cristina Acidini ha dichiarato: «Sono lieta che si siano create le condizioni di fattibilità per una mostra speciale, che racconta al grande pubblico l’epopea del danno e del recupero di un patrimonio culturale unico al mondo. Tutte le istituzioni colpite nel ’66 hanno aderito al progetto espositivo promosso dal comitato Firenze Toscana 2016, fissando una formidabile memoria collettiva per i giovani di oggi e di domani». Il Governatore della Toscana, Enrico Rossi, sottolineando la tragicità di quell’evento che mise a repentaglio i capolavori dell’arte e della cultura di una città conosciuta nel mondo prima di tutto per questo, si è detto lieto che l’intervento della Regione, insieme a quello di privati sensibili «possa mostrare lo straordinario lavoro di restauro e di recupero compiuto in questi cinquant’anni e segnalare a tutti quanto la messa in sicurezza del territorio sia una priorità strategica per tutto il nostro Paese».
Il sindaco della Città Metropolitana di Firenze, Dario Nardella, ha invece sottolineato: «Con la conferma della mostra si completa un programma di eventi davvero straordinari con i quali Firenze si appresta a celebrare il 50esimo anniversario dell’alluvione. La mostra sul restauro sarà insieme un veicolo per il ricordo e la valorizzazione di un patrimonio di professionalità e competenze straordinarie per Firenze».
Infine Pietro Folena, Presidente di MetaMorfosi, ha aggiunto: «È nelle corde della nostra Associazione prendere delle iniziative di interesse generale. Ci fa piacere che la nostra proposta volta a salvare questo splendido progetto preparato da lungo tempo sia stata accolta».