Patrizia Sandretto Re Rebaudengo è la presidente della giuria nominata dal ministro Alessandro Giuli
ROMA – Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha ufficializzato la nomina della giuria per il conferimento del titolo di “Capitale italiana dell’Arte contemporanea” per l’anno 2026, iniziativa lanciata lo scorso 15 aprile dalla Direzione generale Creatività Contemporanea.
La giuria
La giuria sarà presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, tra le figure più influenti nel panorama artistico italiano, mentre i componenti saranno Sofia Leoncina Gnoli, esperta di moda e cultura, Renata Cristina Mazzantini, storica dell’arte, Walter Guadagnini, Direttore Artistico di CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia, e Vincenzo Santoro, specialista di politiche culturali. Insieme, valuteranno le candidature presentate da 23 città che aspirano a ottenere il prestigioso titolo.
Le città candidate
La giuria valuterà i progetti pervenuti dalle 23 città che hanno inviato la candidatura: Aielli (AQ), Bolsena (VT), Carrara, Cassano allo Ionio (CS), Catanzaro, Fabriano (AN), Gallarate (VA), Gibellina (TP), Lignano Sabbiadoro (UD), Mantova, Moliterno (PZ), Nichelino (TO), Palazzolo Acreide (SR), Palmi (RC), Peccioli (PI), Pescara, Quarto (NA), Quattordio (AL), Reggio Calabria, Rionero in Vulture (PZ), Todi (PG), Venezia e Vigevano (PV).
La procedura di selezione prevede l’identificazione di un massimo di cinque città finaliste, che saranno invitate a presentare i propri progetti attraverso audizioni pubbliche. Alla fine del processo, la giuria proporrà al Ministro della Cultura la città ritenuta più meritevole di ottenere il titolo di “Capitale italiana dell’Arte contemporanea” per il 2026. La città vincitrice beneficerà di un finanziamento di un milione di euro, destinato alla realizzazione delle attività culturali e artistiche previste nel dossier di candidatura.