VENEZIA– Il vetro di Murano torna protagonista con la seconda edizione di Murano illumina il Mondo, un progetto promosso da The Venice Glass Week e dal Comune di Venezia. L’ evento, che si svolgerà da fine novembre a fine febbraio, vede la partecipazione di undici artisti e architetti internazionali di fama mondiale, come Joseph Kosuth, Philippe Starck e Kengo Kuma, invitati a reinterpretare il classico oggetto del lampadario usando tecniche vetrarie sia antiche che moderne.
Un incontro tra tradizione e innovazione
Gli artisti coinvolti, in collaborazione con i maestri vetrai di Murano, hanno dato vita a progetti che esprimono il perfetto sodalizio tra l’antica arte del vetro e l’arte contemporanea. I risultati sono undici splendidi lampadari, che si accenderanno al calar della sera in Piazza San Marco, sotto le volte delle Procuratie Vecchie . Le creazioni saranno visibili per tutto il periodo invernale, rappresentando un vero e proprio tributo all’eccellenza della tradizione vetraria muranese. Ogni lampadario è stato progettato e realizzato appositamente per il contesto unico di Piazza San Marco, con particolare attenzione alle dimensioni, al peso e alle caratteristiche strutturali per preservare l’integrità del luogo storico.
L’iniziativa vede la collaborazione di undici prestigiose fornaci muranesi che, gratuitamente, hanno messo a disposizione la loro esperienza tra tradizione e sperimentazione. Gli artisti, selezionati da un Comitato Scientifico composto da esperti come Rosa Barovier Mentasti, storica del vetro, e David Landau, Trustee di Pentagram Stiftung, hanno abbracciato il progetto con l’obiettivo di valorizzare Murano come centro di sperimentazione artistica internazionale.
Gli artisti e le fornaci partecipanti
Tra gli artisti e architetti partecipanti troviamo nomi illustri come Kimiko Yoshida, Emmanuel Babled, Hans Weigand, e Deborah Czeresko, oltre agli alunni della Scuola Abate Zanetti di Murano. Le fornaci coinvolte nella produzione includono laboratori di grande prestigio come Gianni Seguso, NasonMoretti, Salviati e Berengo Studio. Il coordinamento della produzione è stato curato da Giordana Naccari.
Il progetto è reso possibile grazie al Comitato Organizzatore di The Venice Glass Week, composto dal Comune di Venezia, dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, LE STANZE DEL VETRO – Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung, e altri enti prestigiosi come il Consorzio Promovetro Murano. L’obiettivo è dare risalto a Murano non solo come centro di artigianato vetrario, ma anche come polo di innovazione e sperimentazione artistica a livello mondiale.