AOSTA – Il percorso umano e professionale di una delle fotografe più influenti del XX secolo, Inge Morath, prima fotografa membro dell’agenzia Magnum Photos, è al centro della mostra ospitata, dal 18 ottobre 2024 al 16 marzo 2025, al Centro Saint-Bénin di Aosta.
Oltre 150 immagini e documenti originali raccontano il viaggio fotografico di Morath, dai primi passi accanto ai celebri fotografi Ernst Haas e Henri Cartier-Bresson fino ai suoi reportage per riviste prestigiose come Life e Paris Match. Il titolo della mostra, La fotografia è una questione personale, sottolinea il legame profondo tra l’autrice e i suoi soggetti, riflettendo una sensibilità che va oltre l’aspetto tecnico per arrivare a una vera e propria narrazione intima.
Un percorso tra 14 sezioni tematiche
Il progetto espositivo, curato da Brigitte Blüml Kaindl, Kurt Kaindl e Daria Jorioz, si articola in 14 sezioni tematiche che illustrano le diverse fasi della carriera di Morath. Si parte dalle fotografie realizzate a Venezia nel 1955, dove nacque la sua passione per la fotografia, fino ai suoi celebri reportage in Spagna, Iran, Stati Uniti e Cina. Tra le sezioni più affascinanti vi è quella dedicata alla serie Mask, nata dalla collaborazione con l’illustratore Saul Steinberg, che rivela un approccio artistico unico nel suo genere.
Per la prima volta in Italia, la mostra presenta anche due sezioni inedite, con scatti a colori realizzati nel 1959 in Tunisia e nel 1960 nella Striscia di Gaza. Questi nuovi contenuti permettono di esplorare il lavoro a colori di Morath, spesso meno conosciuto rispetto alla sua produzione in bianco e nero. L’importanza del colore nella sua opera viene sottolineata dalla selezione di immagini presenti nel database Magnum Photos e dagli archivi personali della fotografa.
La filosofia di Inge Morath: la fotografia come espressione di verità
Per Morath, la fotografia non era semplicemente un mezzo di documentazione, ma un modo per esplorare e comprendere il mondo. Come lei stessa affermava, “La fotografia è essenzialmente una questione personale, la ricerca di una verità interiore”. Questo approccio si riflette nella cura con cui preparava i suoi reportage, studiando le lingue e le culture dei luoghi che visitava, da Italia e Spagna a paesi lontani come Iran e Cina.
Scrive la curatrice Daria Jorioz in catalogo: “Mi ha colpito apprendere che Inge Morath parlasse sette lingue ma in fondo credo che questo fosse il suo modo di stare al mondo: studiare, osservare, approfondire, conoscere e porre al centro della sua indagine l’essere umano, con rispetto e semplicità, secondo la filosofia condivisa dai membri dell’agenzia Magnum e con un approccio che la accomuna ad altri fotografi umanisti del XX secolo”.
La collaborazione tra Fotohof, Magnum Photos e Suazes
La mostra è frutto della collaborazione tra diversi partner internazionali, tra cui Fotohof e Magnum Photos, ed è prodotta da Suazes. Il catalogo bilingue, pubblicato da Dario Cimorelli Editore, contiene saggi di esperti come John P. Jacop, Kurt Kaindl e Daria Jorioz, ed è disponibile per l’acquisto presso il Centro Saint-Bénin.
Vademecum
Inge Morath. La fotografia è una questione personale
19 ottobre 2024 – 16 marzo 2025
Centro Saint-Bénin, Aosta
Biglietti:Intero 8 euro, ridotto 6 euro.Ingresso gratuito per i minori di 18 anni.
Mostra inserita nel circuito di Abbonamento Musei.
Orari di apertura: martedì-domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18. La mostra resterà aperta fino al 16 marzo 2025.
Per informazioni Regione autonoma Valle d’Aosta
Struttura Attività espositive e promozione identità culturale
Tel. 0165 275937
Centro Saint-Bénin
Via Festaz 27 – Aosta
Tel. 0165.272687
www.regione.vda.it