ANCONA – I musei statali delle Marche stanno vivendo una fase di significativo rinnovamento e miglioramento grazie agli investimenti derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La Direzione Regionale Musei delle Marche, in collaborazione con la Galleria Nazionale delle Marche, sta attuando una serie di interventi finalizzati a potenziare la valorizzazione del ricco patrimonio culturale della regione.
I finanziamenti del PNRR stanno, dunque, accelerando processi di rinnovamento e rifunzionalizzazione nei musei marchigiani.

Galleria Nazionale delle Marche
La Galleria Nazionale delle Marche, museo capofila tra gli istituti marchigiani, ha avviato importanti lavori, tra cui la realizzazione di un laboratorio di restauro e la ristrutturazione del piano nobile. Molti interventi sono stati indirizzati a un miglioramento dell’illuminazione delle opere, al monitoraggio del microclima e quindi in generale a garantire un maggiore comfort ai visitatori.
Il riallestimento delle collezioni, seguendo nuovi criteri museologici, è accompagnato dall’implementazione di supporti digitali accessibili tramite il nuovo sito. Il progetto prevede la riapertura di spazi prestigiosi come l’Appartamento della Jole e mostre monografiche su artisti marchigiani come Federico Barocci.
Gli altri musei nazionali marchigiani
I musei archeologici di Ascoli Piceno, Cingoli, Arcevia e l’Antiquarium di Numana stanno implementando percorsi espositivi accessibili e lavori per migliorare la fruibilità degli spazi. Anche la Rocca Roveresca di Senigallia sta procedendo al completamento dei lavori per una piena accessibilità degli ambienti.
Il Museo Archeologico Nazionale delle Marche, situato nel Palazzo Ferretti di Ancona, si arricchirà di spazi per esposizioni temporanee, mentre gli interventi sugli spazi espositivi prevedono, in parte il recupero degli storici allestimenti di Franco Minissi e, per altri settori, degli allestimenti ex-novo. Tra questi ultimi è stato appena concluso ed inaugurato il riallestimento della sezione romana, rimasto precluso al pubblico dal terremoto che coinvolse Ancona nel 1972. Particolare attenzione si è posta anche alla sede, con restauri mirati al recupero degli elementi di rilevante interesse architettonico di Palazzo Ferretti del quale si è restaurato lo splendido scalone vanvitelliano con il recupero dei colori originari.
Questi interventi contemplano sempre un miglioramento della fruibilità con particolare riguardo ai principi di inclusività che sono alla base della museografia contemporanea.


Riorganizzazione dei depositi e collaborazioni
Tutti i musei hanno affrontato anche la riorganizzazione e la messa a norma dei depositi.
Fondamentale la collaborazione con università e istituti di ricerca che ha prodotto risultati positivi, facilitando la valorizzazione del patrimonio culturale.
Un po’ di numeri
Nonostante il calo nei flussi turistici del 2023, i musei statali delle Marche hanno registrato un aumento significativo di pubblico, soprattutto nei musei di Cingoli (+ 49%), Ascoli Piceno (+ 58%), Arcevia (+ 61%), Ancona (+61%) e Numana (+79%).
L’implementazione di servizi didattici ha, inoltre, contribuito a coinvolgere un pubblico più giovane, consolidando la funzione educativa degli istituti museali.


I musei aperti a Capodanno
Anche a Capodanno nelle Marche, in orari specifici, sarà possibile scegliere di visitare alcuni dei più importanti musei della Regione anche a Capodanno, lunedì 1° gennaio.
Palazzo Ducale, sede della Galleria Nazionale delle Marche dove è in corso fino al prossimo 5 maggio la mostra L’altra collezione. Storie e opere dai depositi della Galleria Nazionale delle Marche, sarà aperto da15 alle 19, con chiusura della biglietteria alle ore 18.15.
Nella regione saranno visitabili anche la Rocca di Gradara (dalle 10 alle 18.15, con chiusura della biglietteria alle 17.30) e la Rocca Roveresca di Senigallia (dalle 10 alle 18, con chiusura della biglietteria sempre alle 17.30).
Per chi ama l’archeologia le mete del primo dell’anno potranno essere sia il Museo Archeologico di Arcevia (aperto dalle 14 alle 18 e dove la biglietteria chiude alle 17.30), sia l’Archeologico di Cingoli, l’Archeologico di Ascoli Piceno, l’Antiquarium di Numana e il Museo Archeologico Nazionale delle Marche di Ancona, tutti aperti dalle 10 alle 18; da segnalare che nell’Archeologico del capoluogo di Regione si è appena inaugurata la sezione romana della collezione con oggetti tornati visibili dopo mezzo secolo.
Infine si segnala l’apertura del Museo Omero, sempre di Ancona, dalle 16 alle 19.