Inaugurata con l’installazione “Liturgica” di Giuseppe Lo Schiavo, la nuova Galleria fonde arte contemporanea e intelligenza artificiale in uno spazio storico restituito alla città
MILANO – Un tempo luogo di preghiera delle Madri Angeliche, oggi scenario di un’installazione immersiva che mette in dialogo liturgia e intelligenza artificiale. A pochi passi da Corso Italia, nella seicentesca chiesa sconsacrata di San Paolo Converso, prende vita Galleria Deloitte, nuovo centro per l’arte contemporanea promosso dalla società di consulenza, come parte integrante del Campus Deloitte appena inaugurato nel cuore di Milano.
Il restauro ha preservato l’impianto storico e decorativo dell’edificio, inserendo al suo interno una programmazione che intreccia tecnologia, cultura e ricerca visiva. Il debutto è affidato a “Liturgica” di Giuseppe Lo Schiavo, installazione video generativa che esplora le potenzialità della GenAI come strumento espressivo e riflessivo, senza indulgere in retoriche futuristiche né in nostalgie analogiche.
“Liturgica”: un’opera tra sacralità e immaginazione artificiale
Un flusso ipnotico di immagini in costante mutazione, animate da reti neurali e algoritmi. “Liturgica” è una visione che dissolve i confini tra umano e sintetico, tra simboli religiosi e scenari immaginari, tra corpo e materia.
«Come l’acqua, l’intelligenza artificiale non possiede volontà: siamo noi a costruire le navi, a scegliere come attraversarla», spiega Giuseppe Lo Schiavo, artista visivo classe 1986, vincitore del Premio Cairo 2023.
La sua pratica, sospesa tra arte computazionale e visione critica, ribalta l’idea di AI come entità autonoma e propone invece un’estetica della responsabilità, in cui l’essere umano resta artefice e custode della propria immaginazione.
Una chiesa del Cinquecento come laboratorio per il presente
Edificata nel 1549 su iniziativa di Paola Ludovica Torelli, contessa di Guastalla, la chiesa di San Paolo Converso ha attraversato secoli di trasformazioni: luogo monastico, poi deposito, infine restaurata negli anni Trenta da Paolo Mezzanotte. Oggi, grazie a un accordo di locazione con la parrocchia di Sant’Eufemia, l’edificio si apre a una nuova fase della sua storia, riabitato dall’arte e dall’innovazione, ma senza cancellarne la memoria architettonica.
L’accesso principale da piazza Sant’Eufemia è stato mantenuto, così come le decorazioni originarie. L’intervento di Deloitte non ha snaturato il luogo, ma lo ha ricontestualizzato in un programma culturale che punta a coinvolgere imprese, istituzioni, artisti e cittadinanza.
Campus Deloitte: sostenibilità, innovazione e GenAI
La Galleria fa parte del più ampio Campus Deloitte, progetto di riqualificazione urbana che interessa un intero isolato tra via Santa Sofia e corso Italia, all’interno del complesso progettato da Gio Ponti, Fornaroli e Portaluppi. Riqualificato da PIMCO Prime Real Estate con lo studio SOM e DEGW, il campus ospita oggi oltre 6.500 professionisti e si distingue per le certificazioni ambientali LEED Platinum, WELL Platinum e WiredScore Gold.
Oltre agli uffici, la struttura comprende auditorium, food court, aree per il benessere e – con l’inaugurazione in parallelo del Solaria Space – anche un hub interamente dedicato all’Intelligenza Artificiale Generativa, sviluppato in collaborazione con università, aziende e centri di ricerca.

Un’ibridazione tra arte, tecnologia e impresa
Il lancio della Galleria Deloitte e di Solaria Space rappresenta un esperimento ambizioso di ibridazione tra arte e innovazione d’impresa. Se da un lato si tratta di un’operazione di branding culturale, dall’altro emerge la volontà di costruire uno spazio poroso tra i mondi della consulenza, della ricerca scientifica e della pratica artistica, in una città come Milano dove le contaminazioni sono sempre più centrali nelle politiche urbane.
Nel gesto curatoriale che affida a Lo Schiavo il compito di inaugurare lo spazio, si coglie un interesse autentico verso forme d’arte capaci di interrogare il presente, più che rappresentarlo, in una tensione continua tra complessità visiva, pensiero critico e sperimentazione algoritmica.