TRIESTE – Il Castello di Miramare, con il suo parco affacciato sul mare di Trieste, arricchisce la grande mostra collettiva Naturae. Ambienti di arte contemporanea con due nuovi interventi artistici: una tela di Mario Schifano e una scultura all’aperto di Davide Rivalta. Due opere che, a partire da mercoledì 16 aprile, si inseriscono in un percorso già complesso e mulotiforme, rinnovando la riflessione sulla connessione profonda tra essere umano e paesaggio naturale.
Curata da Melania Rossi e visitabile fino al 9 novembre 2025, l’esposizione è realizzata da MondoMostre e CoopCulture, in collaborazione con il Museo storico e Parco del Castello di Miramare. In mostra, oltre cinquanta opere di venti artisti contemporanei, in un allestimento che coinvolge sia le scuderie sia gli spazi verdi del complesso.

Mario Schifano: il paesaggio come spazio mentale
L’opera di Mario Schifano, posta ora in sostituzione di L’air de Vesuvio di Rebecca Horn, introduce una nuova tensione visiva e concettuale nel percorso della mostra. Il rapporto dell’artista con la natura, mai illustrativo né documentario, si sviluppa attraverso un paesaggio interiore, dove il dato naturale si trasforma in una dimensione mentale, quasi visionaria. Una natura vissuta non come oggetto da rappresentare, ma come soglia da attraversare, tra coscienza e immaginazione.
Davide Rivalta: una scultura immersa nel parco
All’esterno, tra i sentieri e le aperture prospettiche del parco, l’intervento scultoreo di Davide Rivalta si confronta direttamente con l’ambiente che lo ospita. La presenza silenziosa della sua opera — parte di una ricerca che da anni esplora il mondo animale come specchio della condizione umana — crea un cortocircuito visivo, una coabitazione simbolica con la natura selvaggia. Una forma di mimetismo poetico che invita alla contemplazione e sollecita nuove forme di empatia con l’alterità.
Un paesaggio in trasformazione: arte e restauro
Queste novità si legano a un più ampio progetto di valorizzazione del comprensorio, che coinvolge il restauro della Cappella di San Canciano e l’apertura al pubblico di nuove aree verdi tra il Castelletto e le Serre storiche. A sottolineare la vocazione inclusiva del museo, è stato inoltre installato un pannello tattile, pensato per ampliare l’accessibilità dell’esperienza espositiva.
Un coro di visioni sul tema natura
Il progetto Naturae mette in relazione generazioni e geografie artistiche differenti. Tra i protagonisti, Marina Abramovic, Mimmo Paladino, Hermann Nitsch, Pietro Ruffo, Jan Fabre, Liu Bolin, Sophie Ko, Serse Roma, Gianni Caravaggio, Elisabetta Di Maggio, Marta Roberti, Christiane Löhr, Simone Berti, José Angelino, Bianco-Valente e Macoto Murayama. Le opere, in molti casi inedite o realizzate per l’occasione, disegnano un tracciato immersivo attraverso linguaggi che spaziano dalla scultura al video, dal disegno alla fotografia, fino a installazioni che si confrontano con lo spazio fisico del paesaggio.

Nel contesto di Miramare, luogo carico di stratificazioni storiche e simboliche, la natura non è sfondo ma materia viva, forza da indagare, presenza con cui entrare in relazione. La mostra, dislocata tra spazi interni ed esterni, trasforma il castello e il suo parco in un teatro fluido, dove l’arte si intreccia con le leggi fisiche, con il tempo, con la tensione tra fragilità e permanenza. Un esperimento curatoriale che si muove tra geografia e interiorità, tra memoria e rinnovamento.
Vademecum
Naturae. Ambienti di arte contemporanea
curata da Melania Rossi
nell’ambito della rassegna Miramare contemporanea
6 dicembre 2024 – 9 novembre 2025
Scuderie e Parco del Castello di Miramare
Viale Miramare – 34151 Trieste