NAPOLI – La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli ha annunciato una nuova campagna di scavo e restauro presso l’area archeologica di Suessula, situata ad Acerra. L’obiettivo principale del progetto è riportare alla luce e restaurare l’intero perimetro dell’edificio A, un imponente tempio, e determinare la sua natura, stabilendo se si tratti di un capitolium o di un altro tipo di edificio templare.
“Siamo entusiasti di avviare questa nuova campagna di scavo a Suessula, un sito di straordinaria importanza storica e culturale,” ha dichiarato il soprintendente Mariano Nuzzo. “Il nostro scopo è valorizzare e rendere accessibile questo prezioso patrimonio, contribuendo alla comprensione della storia antica della nostra regione.”
Scoperte iniziali
I lavori di scavo sono già iniziati e hanno portato ai primi rinvenimenti. In uno degli edifici sacri all’interno del foro è stato scoperto un fregio appartenente a una trabeazione crollata, recuperato attraverso uno scavo manuale e meticoloso. Questo fregio sarà ripulito e restaurato.
Importanza storica di Suessula
La città romana di Suessula è nota per la sua piazza principale, il Foro, situato nell’area centrale dominata dalla Casina Spinelli. Questo sito presenta una stratificazione storica unica. Durante l’età arcaica e tra il IV e il III secolo a.C., l’area era caratterizzata da spazi sacri e pubblici. Tra la fine del II e il I secolo a.C., il Foro fu trasformato con la costruzione di edifici monumentali lungo il suo lato settentrionale, tra cui il tempio A.
Gli edifici monumentali lungo il lato settentrionale del Foro includono un tempio di grandi dimensioni (A), probabilmente il capitolium, e altri edifici pubblici come una Basilica o forse una Curia. L’area del Foro è definita da portici e delimitata sul lato orientale da una strada basolata, identificata come l’attraversamento urbano della Via Popilia, che collegava Capua a Reggio.
Il nuovo scavo mira a svelare l’intero perimetro del tempio A, chiarendone la funzione e rendendo il sito accessibile ai visitatori.
Coordinamento e collaborazioni
Il progetto è coordinato dal funzionario archeologo Luca Di Franco e i lavori sono diretti dal funzionario architetto Serena Borea. La ditta Hera Restauri collabora strettamente con i due funzionari per garantire un’esecuzione accurata degli scavi e la preservazione delle strutture.
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli