ROMA – Le Gallerie Nazionali di Arte Antica, istituzione museale strategica per Roma e per l’Italia, si preparano a una fase di rinnovamento sotto l’impulso del nuovo direttore Thomas Clement Salomon, non solo per quanto concerne la programmazione culturale, ma anche come posizionamento e riconoscibilità visiva dell’istituzione a livello internazionale.
L’identità delle Gallerie Nazionali
Fondate nel 1895 con la Galleria Corsini come prima sede e successivamente arricchite con l’acquisizione di Palazzo Barberini nel 1949, Le Gallerie Nazionali incarnano la ricchezza dell’arte e della storia italiana. Custodiscono, infatti, capolavori provenienti da collezioni illustri come Chigi, Torlonia, Odescalchi e Hertz, che conferiscono loro un’importanza straordinaria nel panorama museale internazionale.
Le Gallerie prevedono un restyling del logotipo, pur mantenendo il carattere distintivo del precedente, che enfatizzerà la loro identità, sottolineando la storia di quella che è stata la prima Galleria nazionale pubblica di Arte Antica in Italia.
Nel nuovo logo vengono introdotte le tre inconfondibili api dello stemma Barberini ad affiancare il nome. Presenti in diversi cicli decorativi di maestri come Bernini, Borromini e Piero da Cortona, la api sono simbolo di abbondanza e operosità. Restituiranno, quindi, un’immagine positiva e laboriosa accompagnando la comunicazione dei progetti culturali che le Gallerie presenteranno a Roma e nel mondo.
Le api “barberiniane” diventano così l’emblema di un’identità visiva rinnovata, rimarcando il ruolo centrale del pontificato Barberini nel Rinascimento e il loro contributo alla cultura europea del Seicento.