MILANO – Dal 23 febbraio al 9 giugno 2020, la Pinacoteca di Brera è rimasta chiusa per ben 108 giorni, a causa dell’emergenza Covid-19, una situazione che ha portato a una perdita oggi stimata attorno ai 3 milioni di euro. “Non siamo l’unico museo in questa situazione e non è chiaro come il governo potrà gestire tutto questo – ha detto il direttore James Bradburne durante la conferenza stampa via web – stiamo navigando sotto le stelle dell’incertezza”. Un periodo dunque difficile, come per molte altre realtà culturali, che ha portato l’istituzione milanese a ripensare alcune politiche museali.
Innanzi tutto, a partire dal 15 settembre fino a fine anno, viene attivata una nuova piattaforma che offrirà una tessera gratuita. Il biglietto viene dunque sostituito da una tessera di socio, gratuita per i prossimi tre mesi. Con il nuovo anno e quando il ministero avrà nominato il vincitore della gara per la biglietteria e i servizi aggiuntivi, la tessera “si pagherà con le stesse tariffe d’ingresso pre-Covid, divise per fasce di età”.
Dunque niente più biglietti e visitatori ma appunto “tessere e soci”. Ogni tesserato/socio avrà diritto, non solo alla visita della Pinacoteca di Brera, che dovrà essere comunque prenotata in anticipo, ma anche accesso a contenuti online, concerti, eventi in diretta streaming, che fanno parte del programma “Brera plus”.
La programmazione del Museo riprenderà il 21 settembre con il Premio Rosa di Brera, per proseguire con Performing Raffaello e il 2 novembre con Zhang Zeduan.