POMPEI – Straordinario ritrovamento negli scavi della Regio V di Pompei, dove questa volta a riemergere è stato un affresco che rievoca il mito di Leda e il cigno. La scoperta è avvenuta durante i lavori di stabilizzazione e riprofilamento dei fronti di scavo. L’affresco si trova in un cubicolo di una casa lungo via del Vesuvio, accanto a una corridoio di ingresso, dove è stato ritrovato anche l’affresco di Priapo, simile a quello della vicina Casa dei Vettii.
La scena dipinta rappresenta il congiungimento tra Giove, trasformatosi in cigno, e Leda, moglie di Tindaro re di Sparta. Leda, in seguito al doppio amplesso con Giove e poi con Tindaro, darà alla luce i gemelli Castore e Polluce (i Dioscuri), Elena – futura moglie di Menelao re di Sparta e causa della guerra di Troia – e Clitennestra, sposa/assassina di Agamennone re di Argo e fratello di Menelao.
Riguardo la proprietà di questa domus, secondo Massimo Osanna, direttore del Parco Archeologico, si potrebbe trattare della dimora di “un ricco commerciante, forse un ex liberto ansioso di elevare il suo status sociale anche con il riferimento a miti della cultura più alta”.
Quello di Leda e Giove è un mito piuttosto diffuso a Pompei, è stato infatti rinvenuto in diverse domus e con differenti iconografie. In questo caso Leda è raffigurata seduta e la scena risulta essere molto sensuale, in altri affresco il momento del congiungimento carnale non è invece riprodotto.
Lo stesso mito, a conferma della sua popolarità, compare anche in alcuni affreschi staccati da Ercolano e da Villa Arianna a Stabia, oggi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e anche su uno specchio d’argento del tesoro di Boscoreale, oggi conservato al Louvre.