POMPEI – Sono stati riaperti al pubblico due importanti complessi negli scavi archeologici di Pompei. Si tratta della Casa dei Ceii, celebre per le pitture sulle alte pareti del giardino con scene di ispirazione egizia e animali selvaggi, e i Praedia di Giulia Felice, grande complesso residenziale con ampi spazi verdi, ricche decorazioni e un lussuoso quartiere termale privato.
La Domus era chiusa da diversi anni, mentre i Praedia erano stati temporaneamente riaperti dopo il restauro degli apparati decorativi, effettuato tra il 2015 e il 2016 nell’ambito del Grande Progetto Pompei.
La proprietà della Domus è stata attribuita al magistrato Lucius Ceius Secundus, sulla base di una iscrizione elettorale dipinta sul prospetto esterno della casa. All’interno verrà riproposto parte dell’allestimento originario, con la ricollocazione del tavolo in marmo e della vera di pozzo nell’atrio, dove è anche visibile il calco di un armadio e il calco della porta di accesso della casa, così come nella cucina è visibile una piccola macina domestica.
Al centro dell’atrio tetrastilo peculiare è la vasca dell’impluvio, realizzata con frammenti di anfore posti di taglio, secondo una tecnica diffusa in Grecia ma che Pompei trova solo un altro confronto nella casa della Caccia Antica.
Il grande complesso dei Praedia, sorto alla fine del I sec. a.C., deve il suo nome ad un’iscrizione dipinta in facciata, ora al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, in cui l’ultima proprietaria, Giulia Felice, dopo il terremoto del 62 d.C., annunciava la locazione di parte della sua proprietà.
Il complesso nasce dall’accorpamento di costruzioni preesistenti e si presenta come una sorta di villa urbana, provvista di ampi spazi verdi e articolata in quattro diversi nuclei con ingressi indipendenti: una casa ad atrio, un grande giardino su cui si aprono gli ambienti residenziali, un quartiere termale riccamente decorato e un vasto parco.
Recentemente i due complessi sono stati oggetto di interventi di riqualificazione, regimentazione delle acque meteoriche e manutenzione delle coperture. Gli interventi realizzati fanno parte del progetto “Italia per Pompei” finanziato con fondi della Comunità Europea Por-Fesr 2007-2013.