ROMA – E’ stato presentato mercoledì 16 febbraio, presso la Galleria Borghese a Roma, il programma e il nuovo bando del Distretto Tecnologico per i Beni e le Attività Culturali del Lazio.
Presenti il Ministro della Cultura, Dario Franceschini; il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti; il Prorettore alla ricerca di Sapienza Università di Roma e presidente del Centro di eccellenza DTC Lazio, Maria Sabrina Sarto; l’assessore allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Startup e Innovazione della Regione Lazio, Paolo Orneli.
Il programma rappresenta un’opportunità per sostenere le eccellenze culturali del territorio. L’incontro ha infatti evidenziato come nel Lazio l’industria culturale sia in grado di generare ricchezza e lavoro.
Lazio virtuoso in campo culturale
Come indica il report “Io sono Cultura 2021” della Fondazione Symbola, il Lazio nel Sistema Produttivo Culturale e Creativo italiano risulta essere la seconda regione per generazione di ricchezza e occupazione con 13,5 miliardi di euro e circa 190 mila lavoratori.
“Nel Lazio, da uno dei luoghi a più alta densità di bellezza della Terra – ha spiegato il presidente della Regione, Nicola Zingaretti – stiamo cercando di cambiare le cose e proporre un modello innovativo di politiche. Coinvolgendo i giovani, utilizzando le opportunità che dischiudono le nuove tecnologie, creando attorno alla bellezza occasioni di conoscenza, di lavoro di qualità, di sviluppo. Il Distretto Tecnologico Culturale è la prova tangibile di quanto si può fare per generare dalla cultura valore aggiunto e lavoro, dando protagonismo alle nuove generazioni e ai tanti talenti della creatività e dell’innovazione che abbiamo. Andremo avanti, anche con nuovi importanti investimenti, perché la cultura e la bellezza dovranno essere pilastri fondamentali nel nuovo modello di sviluppo per il dopo-Covid”.
Il sistema produttivo culturale del Lazio
Si articola in quattro macrosettori il sistema produttivo culturale del Lazio: industrie creative (architettura, comunicazione, design), industrie culturali propriamente dette (cinema, editoria, videogiochi, software, musica e stampa), patrimonio storico-artistico (musei, biblioteche, archivi, siti archeologici e monumenti storici), performing arts e arti visive. A questi si aggiungono le imprese cosiddette creative-driven, ossia non direttamente riconducibili al settore, ma che impiegano in maniera strutturale professioni culturali e creative come, ad esempio, la manifattura evoluta o l’artigianato artistico.
Gli interventi del Distretto Tecnologico per i Beni e le Attività Culturali del Lazio
Il Distretto Tecnologico per i Beni e le Attività Culturali del Lazio (DTC) è nato da un Accordo di Programma Quadro tra Regione Lazio, Miur, Mic e Mise con un finanziamento iniziale di 41,7 Milioni di euro per realizzare 5 grandi interventi.
Il primo intervento è stato avviato nel 2018 con la nascita del Centro di Eccellenza DTC Lazio, punto di riferimento per il sistema culturale italiano, che ha tra i soci fondatori le Università Sapienza, Roma Tre, Tor Vergata, Tuscia, Cassino e del Lazio meridionale, insieme a ENEA, CNR e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, con un finanziamento iniziale della Regione Lazio e del Miur di 6 Milioni di euro, incrementati dalla Regione di altri 3 Milioni di euro nel 2021, visti gli ottimi risultati raggiunti.
Il secondo grande intervento ha riguardato la valorizzazione del patrimonio culturale della Regione attraverso la ricerca e lo sviluppo di tecnologie per la conservazione, fruizione e gestione, innovative a livello internazionale.
Il terzo intervento targato DTC Lazio partirà il prossimo 8 marzo. Si tratta di “Start Up DTCLazio” che, con una dotazione di 3 milioni di euro, sostiene la nascita e lo sviluppo di piccole imprese in fase di avviamento e che realizzano attività ad alto contenuto tecnologico e innovativo nel settore delle tecnologie per i Beni e le Attività Culturali.
Il bando
Il bando è riservato alle società di capitali costituite da non oltre 54 mesi, e fino al giorno precedente alla presentazione della domanda, che siano Piccole Imprese non quotate e che non abbiano mai distribuito utili.
È quindi un bando a cui possono partecipare anche studenti e giovani ricercatori che ancora non hanno una società, ma che intendono costituirla nei prossimi mesi.
Il contributo è a fondo perduto per un massimo di 150 mila euro ed è composto da due quote: una è rapportata all’importo dei conferimenti di capitale in denaro appositamente sottoscritti e versati per realizzare il Piano di attività agevolato e non può superare i 100 mila euro; un’altra quota è pari a 20 mila euro per ogni assunzione annua di Risorse Umane Qualificate a tempo determinato o indeterminato.
Sarà possibile presentare le domande esclusivamente on line tramite la piattaforma GeCoWEB Plus di Lazio Innova, dalle ore 12:00 dell’8 marzo 2022 e fino alle ore 18:00 del 28 luglio 2022. Il Formulario dedicato all’Avviso è già disponibile su GeCoWEB Plus. Maggiori informazioni su lazioeuropa.it.