FIRENZE – Il Corridoio Vasariano, una delle più affascinanti e enigmatiche strutture della Firenze rinascimentale, riapre finalmente le sue porte al pubblico. Dal 21 dicembre 2024, dopo anni di chiusura e un complesso restauro, sarà possibile percorrere questo straordinario passaggio sopraelevato che collega la Galleria degli Uffizi al Giardino di Boboli e a Palazzo Pitti.
Un “tunnel aereo” carico di storia
Progettato nel 1565 da Giorgio Vasari per volere di Cosimo I de’ Medici, il Corridoio Vasariano rappresentava una soluzione ingegnosa per garantire la sicurezza dei Signori di Firenze. Lungo oltre 700 metri, questo percorso sopraelevato attraversa il cuore della città, passando sopra il Ponte Vecchio e offrendo una prospettiva unica sul panorama urbano. Oggi, liberato dalle trasformazioni decorative dei secoli successivi, il Corridoio torna a mostrarsi nella sua essenzialità rinascimentale.
Il restauro
Il progetto di recupero, avviato nel 2022 e concluso di recente, ha rappresentato una sfida tanto tecnica quanto culturale. Ogni dettaglio è stato attentamente studiato: dalle analisi sui materiali originali ai lavori di consolidamento strutturale, passando per il restauro degli intonaci e del pavimento in cotto. La cura non si è fermata al passato: il nuovo Corridoio è oggi completamente accessibile, con rampe e ascensori che eliminano le barriere architettoniche, illuminazione a basso consumo e sistemi di videosorveglianza all’avanguardia.
Tra gli interventi più significativi, spiccano le nuove uscite di sicurezza, progettate con discrezione per rispettare l’architettura storica, e un’attenta pianificazione antisismica, che garantisce la sicurezza di questa straordinaria opera rinascimentale.
La riapertura del Corridoio
Con un biglietto speciale di 43 euro, i visitatori potranno attraversare il Corridoio, partendo dalla Galleria degli Uffizi e arrivando al Giardino di Boboli. Ogni visita, rigorosamente su prenotazione (a partire dal 10 dicembre), sarà guidata da personale specializzato e limitata a piccoli gruppi.
Il direttore degli Uffizi, Simone Verde, ha sottolineato l’importanza di questa riapertura come momento strategico per ricucire la storia e la fruizione del complesso mediceo.
“Mantenendo un impegno preso con i cittadini l’indomani dell’insediamento, il Corridoio Vasariano riapre entro la fine del 2024 al pubblico – ha dichiarato – Per il Complesso degli Uffizi si tratta di un momento di strategica importanza che permette di ricucire, anche nella sua fruibilità, l’unitarietà della sua storia monumentale e collezionistica. Dal 21 dicembre, infatti, i visitatori che vorranno farlo potranno passare da una parte all’altra dell’Arno, apprezzando in tutta la sua tentacolare estensione la vastità, la coerenza e la ricchezza della cittadella medicea del potere e delle arti“.”
Questa apertura, infatti – conclude Verde – “va di pari passo con l’opera sistematica di riqualificazione e di ricomposizione museale in corso e che vede concentrate allo stesso livello cure sia sul complesso vasariano degli Uffizi che su Boboli e Palazzo Pitti”.