ANCONA – Dopo diciotto mesi di lavori e senza mai chiudere al pubblico, la Rocca Roveresca di Senigallia, straordinario esempio di architettura del XV secolo, si presenta rinnovata e pronta a consolidare il suo ruolo come uno dei principali poli espositivi delle Marche e della costa adriatica.
L’intervento di adeguamento, realizzato grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per un importo complessivo di oltre 800.000 euro, ha introdotto soluzioni tecnologiche all’avanguardia, puntando sull’efficienza energetica e sull’accessibilità. Il risultato sarà presentato ufficialmente l’11 dicembre 2024 dal Direttore dei Musei Nazionali delle Marche, Luigi Gallo, in due momenti distinti per media e cittadinanza.
Un progetto di riqualificazione all’avanguardia
L’intervento ha trasformato la Rocca in un centro espositivo dotato di spazi climaticamente controllati e sostenibili. Tra le principali innovazioni figurano:
- Impianti avanzati di climatizzazione: il sottotetto ospita refrigeratori VRV con unità terminali a espansione differenziate, mentre l’intero sistema di trattamento dell’aria è stato dotato di tecnologia Non Thermal Plasma per la sanificazione degli ambienti.
- Efficienza energetica: i sistemi energivori sono stati ottimizzati, rendendo possibile il monitoraggio e la regolazione delle condizioni microclimatiche per la conservazione delle opere d’arte e il comfort dei visitatori.
- Accessibilità: l’introduzione di un ascensore consente ora a persone con difficoltà motorie di accedere a tutti i piani. Ulteriori interventi sono in programma per eliminare barriere architettoniche e sensoriali.
Rocca Roveresca: un capolavoro di architettura rinascimentale
La Rocca Roveresca rappresenta un capolavoro dell’architettura fortificata rinascimentale. Ampliata sotto Giovanni Della Rovere nel XV secolo con la collaborazione di Luciano Laurana e Baccio Pontelli, la struttura si distingue per il suo corpo quadrangolare con torrioni circolari e per dettagli architettonici che riflettono l’influenza del Palazzo Ducale di Urbino. Nei secoli, ha assunto funzioni diverse – da fortezza a carcere, fino a deposito – prima di essere riscoperta e valorizzata come spazio museale.
Un futuro di cultura inclusiva e sostenibile
La rinnovata Rocca Roveresca si appresta a inaugurare un ricco programma di mostre che spazieranno dall’archeologia all’arte contemporanea, in linea con l’obiettivo di promuovere la cultura come esperienza collettiva e inclusiva. Luigi Gallo, direttore dei Musei Nazionali delle Marche, sottolinea l’importanza di questi interventi per trasformare la Rocca in un punto di riferimento per l’arte e la storia:
«È un risultato importante per la valorizzazione del patrimonio nella regione e in chiave nazionale; si tratta di lavori che contribuiscono a fare della Rocca uno dei principali centri espositivi della costa adriatica destinato ad affermarsi nel panorama italiano. È già stato approntato un programma di mostre che spazieranno dai tesori archeologici alle eccellenze storico-artistiche e fotografiche per raccontare al meglio il nostro patrimonio culturale».
Nel 2025, nuove iniziative mireranno ad abbattere barriere sensoriali e cognitive, rendendo la visita un’esperienza immersiva e appagante per ogni tipo di pubblico.