LUXOR – Un piccolo vaso di ceramica, nascosto per secoli sotto strati di detriti nel settore nord-occidentale del Tempio di Karnak in Egitto ha restituito una straordinaria collezione di gioielli risalenti alla XXVI dinastia (664–610 a.C.). Il ritrovamento, annunciato il 28 febbraio dal Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano, è frutto delle ricerche condotte dalla missione archeologica franco-egiziana del Centro Franco-Egiziano per lo Studio dei Templi di Karnak (CFEETK), in collaborazione con il Consiglio Supremo delle Antichità e il Centro Nazionale Francese per la Ricerca Scientifica.
Un tesoro nascosto tra le sabbie
Il vaso, sebbene rotto, conservava ancora il suo contenuto intatto: una serie di ornamenti in oro, tra cui anelli, collane e amuleti, testimoni di una raffinata arte orafa. Tra i reperti spicca un amuleto dorato raffigurante la triade tebana, composta da Amon, Mut e Khonsu, oltre a spille e pendenti con immagini di divinità zoomorfe. Numerose perle, alcune delle quali placcate in oro, completano il prezioso corredo.
Karnak: non solo culto, ma anche centro economico
Le indagini archeologiche stanno facendo emergere un quadro più complesso della funzione del Tempio di Karnak durante il Periodo Tardo. Come sottolineato da Jérémie Hourdin, co-direttore della missione dalla parte francese, questa scoperta si aggiunge a una serie di prove che dimostrano come il sito, oltre a essere un luogo di culto, fosse anche un centro economico e artigianale di grande rilevanza. Grandi edifici di fango, recentemente portati alla luce nell’area settentrionale del complesso, suggeriscono la presenza di magazzini e officine connesse alle attività del tempio.

Il rinvenimento di questi monili restituisce una prospettiva inedita su una fase della storia egizia spesso oscurata dalle imponenti espansioni monumentali del Nuovo Regno. Durante la XXVI dinastia, il regno dei sovrani saiti segnò un’importante rinascita politica e culturale, e la ricchezza artistica dei gioielli scoperti ne è una testimonianza diretta.
Verso l’esposizione al Museo di Luxor
Dopo le operazioni di restauro e documentazione, i gioielli saranno esposti al Museo di Luxor, consentendo al pubblico una rara occasione per ammirare la raffinatezza dell’oreficeria egizia di epoca saitica. Nel frattempo, la missione archeologica prosegue gli scavi con la speranza di svelare nuovi dettagli sulla vita quotidiana e le attività del tempio nel corso dei secoli. “Karnak conserva ancora molti segreti sotto la sabbia“, ha dichiarato Abdel-Ghaffar Wagdy, direttore generale delle Antichità di Luxor, lasciando intendere che questa straordinaria scoperta potrebbe essere solo l’inizio di nuove rivelazioni.