KIEV – L’ ideatore del tentato furto dell’opera di Banksy in Ucraina, dal titolo “Donna con maschera antigas”, rischia ora ben 12 anni di carcere.
L’uomo, un residente della città di Kiev, ha “smontato” il murale che lo street artist aveva realizzato lo scorso novembre, insieme ad altre diffuse in diverse località ucraine bombardate.
L’organizzatore del furto – riferisce l’ufficio del procuratore generale ucraino via Telegram – “rendendosi conto del valore dell’opera, ha pianificato di vendere i graffiti e di disporre del ricavato a sua discrezione”. “Per farlo – continua il messaggio – ha coinvolto uomini ignari delle sue intenzioni, ai quali ha assicurato di avere tutti i permessi necessari per smantellare il murale. Dopo aver tagliato la parte di muro con l’immagine, il sospettato l’ha avvolta con una pellicola elastica per proteggerla da eventuali danni. Tuttavia, non ha avuto il tempo di caricare la merce rubata nell’auto, perché è stato scoperto dall’amministrazione militare”.
L’opera, che raffigura una donna in vestaglia, con bigodini e maschera antigas, è attualmente sotto la custodia della polizia locale, mentre l’indagato potrebbe subire una pena davvero esemplare, ovvero 12 anni di carcere.
Una perizia ha valutato l’opera di Banksy per un valore che risulta pari a circa 230mila euro.
Non è la prima vota che un murale di Banksy viene rubato. Un episodio antecedente a quest’ultimo risale, infatti, a circa due anni fa quando otto persone furono condannate (quattro anni di carcere più due di libertà vigilata) per aver trafugato l’opera che lo street artist aveva dedicato alle vittime del Bataclan. Il murale venne poi ritrovato in un agriturismo in provincia di Teramo in Italia.