FIRENZE – Per la prima volta, viene presentato al pubblico un dipinto inedito di Baccio Bandinelli (Firenze, 1493 – 1560), rinomato scultore e disegnatore fiorentino al servizio di Cosimo I de’ Medici.
Si tratta della Pietà con la Vergine, un angelo e Nicodemo, opera recentemente restaurata e ora protagonista della mostra Baccio Bandinelli pittore, risultato della collaborazione tra le Gallerie degli Uffizi e i Musei Vaticani. L’opera, un olio su tavola accompagnato da due disegni preparatori conservati agli Uffizi nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, riflette l’influenza di Pontormo, Rosso Fiorentino e Bronzino sulla creatività dell’artista.
La mostra, curata dal direttore degli Uffizi Eike Schmidt e dal responsabile dell’arte rinascimentale e barocca dei Musei Vaticani Fabrizio Biferali, è ospitata al secondo piano del museo vasariano, tra le sale di Leonardo e Michelangelo e Raffaello. La posizione strategica, vicina al celebre gruppo scultoreo del Laocoonte, aggiunge un ulteriore elemento di grandiosità alla prospettiva del terzo Corridoio prima del terrazzo.
La storia della Pietà Vaticana e il suo recente ritrovamento
La Pietà vaticana, nota da secoli e descritta da Giorgio Vasari nelle sue Vite, è finalmente esposta al pubblico dopo essere stata ritrovata nei depositi dei Musei Vaticani. Vasari la descrive come il «Cristo deposto di croce tenuto in braccio da Nicodemo, e la Madre sua in piedi che lo piangeva, et un Angelo che teneva in mano i chiodi e la corona delle spine». La tela, considerata perduta, è un raro esempio dell’attività di Baccio Bandinelli pittore e presenta affinità stilistiche con le sue opere scultoree a Firenze.
Un complesso processo di restauro
Dopo un meticoloso processo di restauro, la Pietà dei Musei Vaticani è ora esposta insieme al disegno di un dettaglio conservato agli Uffizi e alla Creazione di Eva e alla Cacciata dal Paradiso del pittore fiorentino Andrea del Minga. Questi due pendant, eseguiti su disegno di Bandinelli e donati ad Eleonora di Toledo, fanno ora parte della collezione della Galleria Palatina di Palazzo Pitti.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, ha sottolineato la la straordinaria capacità di Baccio Bandinelli nello ‘scolpire in pittura’, evidenziando la predilezione per la forma e il disegno. La direttrice dei Musei Vaticani, Barbara Jatta, descrive l’artista come un maestro che, pur essendo fiorentino di nascita, divenne romano e ‘vaticano’ di adozione. «Un maestro che seppe lungo l’arco della sua produzione fondere con disinvoltura citazioni dal moderno e dall’antico, diventando egli stesso, come altri giganti della sua epoca, un classico e un modello da imitare».