VENEZIA – L’esposizione prende spunto da L’astronauta caduto, primo effettivo monumento “eretto” sul suolo lunare, una piccola scultura alta 8,5 centimetri che rappresenta la figura stilizzata di un astronauta in tuta spaziale. Questa miniatura fu realizzata in alluminio, dal belga Paul Van Hoeydonck su commissione dell’astronauta David Scott per commemorare coloro che erano deceduti negli anni in nome del progresso dell’esplorazione spaziale. La piccola scultura salì in orbita nel 1971 nella missione dell’Apollo 15 e depositata sul suolo lunare il 2 agosto dell’anno medesimo. Ad oggi è l’unico manufatto di tipo artistico mai lasciato dall’uomo sul satellite naturale.
Due anni prima della missione spaziale l’artista Stephen Kaltenbach nell’anno di When Attitude Becomes Form (1969) scrive al NASA Headquarter di Washington D.C. due lettere, la prima il 2 aprile 1969 in cui annuncia la volontà di realizzare “un calco dello stivale sinistro di Neil Armstrong”, la seconda ad ottobre dello stesso anno in cui suggerisce l’utilizzo dei veicoli spaziali in orbita come mezzo di archiviazione di informazioni oltre il tempo e lo spazio terrestri. Le lettere rimarranno senza risposta e l’opera dedicata ad Amstrong incompiuta. Le intuizioni di Kaltenbach relative alla conservazione del sapere umano si allineano con una serie di tentativi pregressi. Primo tra tutti La Cripta della Civiltà ad Atlanta (1936), Georgia, considerata e registrata ufficialmente dal Guinness dei Primati come la prima “capsula del tempo” mai realizzata e destinata ad essere aperta in una data precisa nel futuro: 28 maggio 8113. Essa rappresenta un vero e proprio monumento per le sue dimensioni e per la portata: la camera sigillata da una porta in acciaio inossidabile è chiusa ermeticamente e contiene 800 libri significativi su ogni argomento fondamentale per il genere umano e 200 romanzi.
Il percorso della mostra alla Galleria A Plus A, parte dalla rievocazione di un evento storico epocale e si articola attraverso i progetti visionari di Stephen Kaltenbach per poi addentrarsi nella contemporaneità attraverso le opere degli artisti selezionati: Aldo Aliprandi, Giorgio Andreotta Calò, Francesco Arena, Thomas Braida, Stephen Kaltenbach, Rä di Martino, Antonio Fiorentino, Margherita Raso, Fabio Roncato, Alice Ronchi.