NEW YORK – Mercoledì 16 novembre 2022, Sotheby’s a New York metterà all’asta una monumentale “Mappa” (1989-91) di Alighiero Boetti, che sarà protagonista della Contemporary Evening Auction con una stima oltre 8 milioni di dollari,.
“Mappa”, esposta per la prima volta nella grande retrospettiva del 2011, “Game Plan“, presentata al Museum of Modern Art di New York, al Museo Reina Sofia di Madrid e alla Tate Modern di Londra, è uno dei pochi esemplari eseguito in queste spettacolari dimensioni della celebre serie dell’artista, unica anche per il suo luminoso colore avorio di sfondo. Nessun’altra opera di dimensioni paragonabili, sei metri di lunghezza, è mai apparsa in un’asta.
L’opera proviene dalla Fondazione Chiara e Francesco Carraro, che ha il duplice scopo di esporre la collezione al pubblico e di sostenere la ricerca scientifica, la formazione e la promozione dell’arte e della cultura del XX secolo. Da qui l’esposizione permanente di un’importante selezione di opere della Fondazione presso la Galleria di arte Moderna di Ca’ Pesaro a Venezia. Per sostenere le attività della Fondazione Carraro – tra cui l’organizzazione e la partecipazione a mostre, seminari, eventi, conferenze e pubblicazioni – e per finanziare i suoi progetti futuri, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha deciso di rinunciare a una delle opere della collezione, al fine di garantire la continuità della missione della Fondazione.
L’opera
Boetti concepisce la sua prima “Mappa” su larga scala durante la sua seconda visita in Afghanistan, nel 1971. Dopo aver trasposto le mappe del mondo in bianco sulle tele, ha collaborato con decine di abili donne afghane di una scuola di ricamo locale per cucire i disegni delle bandiere corrispondenti su ciascun Paese. Prima del conflitto con l’Unione Sovietica, Boetti è rimasto a Kabul per lavorare alle sue “Mappe” con questo gruppo di ricamatrici e tessitrici afghane. La produzione si è poi spostata nei campi profughi afghani di Peshawar, in Pakistan. Per la precisione del lavoro e la meticolosa abilità con cui ogni Mappa veniva eseguita, servivano anni per completare un esemplare di grandi dimensioni.
Lungo i bordi superiore e inferiore della Mappa che andrà all’asta da Sotheby’s, si legge, in italiano e in inglese: “Made in Peshawar Pakistan by Afghan people in 1989 and 90 and 91”. Questo esemplare, dunque, cattura uno dei periodi più importanti della storia mondiale, elevandosi così oltre il suo status di opera d’arte per diventare un vero e proprio elemento storico.