Nel cuore di Shkodra, sarà inagurato a maggio 2024 un monumento destinato a diventare simbolo della sua identità e della sua resilienza: “Albanian Key“, l’opera dell‘artista italo-albanese Milot, finanziata dal governo Albanese in collaborazione con il comune di Shkodra guidato da Benet Beci.
Il lavoro per la realizzazione della scultura monumentale ha coinvolto una squadra eccezionale di professionisti, tra cui lo stesso Milot, il curatore Albert Vataj e il direttore artistico Michele Stanzione. Grazie al loro impegno e alla loro dedizione, questa monumentale opera d’arte sta prendendo vita proprio all’ingresso della città.
“Albanian Key” è un tributo alla storia, alla cultura e alla creatività di Shkodra e del popolo albanese. Creata in acciaio Corten , questa imponente opera d’arte si erge come un faro di speranza e di apertura verso il futuro.
Attraverso il suo simbolismo e la sua bellezza, la scultura evoca i luoghi e le leggende che caratterizzano l’identità di Shkodra e del suo popolo.
Ma ciò che rende davvero speciale questa grande opera è il suo messaggio universale di speranza e rinascita. Lunga 20 metri, alta 10, con un peso di quasi 16 tonnellate, l’opera domina il paesaggio urbano, trasmettendo un messaggio di dignità e integrità nazionale attraverso l’arte. Il linguaggio espressivo della scultura, dalle sue linee orizzontali che indicano l’unità e la direzione, alla sua curvatura che simboleggia la capacità di superare gli ostacoli, riflette la complessità e la ricchezza della storia e della cultura albanese.
La scelta di elementi come il quadrifoglio, simbolo di fortuna e prosperità, arricchisce ulteriormente il messaggio di speranza e di rinascita della scultura.
Attraverso questa mastodontica opera d’arte, Shkodra si conferma centro di cultura, storia e creatività dell’Albania contemporanea. “Albanian Key” non solo celebra il passato glorioso della città, ma indica anche una strada verso il futuro, con l’invito ad entrare per scoprire la sua ricchezza culturale e spirituale.
Nel contesto di una comunità inclusiva e senza limiti, è ai bambini che spetta costruire il futuro. Questa visione di libertà, suggerita dall’opera, ben si addice a Shkodra, una città pronta ad accogliere con entusiasmo questo dono.
Chi è Milot
Milot, artista contemporaneo nato nel 1969, risiede e lavora a Firenze. Si laurea presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera nel 1999, ottenendo una borsa di studio per l’University of Art & Design di Loughborough in Inghilterra. Nel 2003, espone al Museo del Maschio Angioino di Napoli con la mostra personale “Le Veneri di Milot”, curata da Francesco Poli ed Eduardo Cicelyn.
Nel 2010, riceve il “Premio alle Eccellenze” durante la rassegna Napoli Cultural Classic. Durante le Olimpiadi del 2012, viene insignito della medaglia d’oro in pittura al Barbican Center Museum di Londra. Nello stesso anno, è invitato a partecipare alla VI edizione della Biennale d’Arte Internazionale di Beijing presso il Museo Nazionale di Pechino.
Nel 2014, partecipa alla rassegna “Open 14” a Venezia Lido, esposizione internazionale di scultura ed installazione curata da Paolo De Grandis. Nel 2015, vince il primo premio al Museo Water Cube Beijing.
Nel 2016, riceve l’onoreficenza di Visiting Professor presso l’Università di Arte e Design di Shandong in Cina e cura la sezione internazionale della 6° Biennale della Fotografia di Jinan, Shandong, Cina. Nello stesso anno, vince il primo premio della rassegna “Eccellenze dell’Arte Contemporanea” a Roma, curata da Francesco Gallo Mazzeo, e cura la mostra personale del fotografo internazionale Zeng Yi al Museo Nazionale di Tirana. Espone in una doppia personale “Azione e Pensiero Xhixha e Milot” presso il Palazzo Reale di Torino, curata da Anselmo Villata, e partecipa alla 10° edizione di “Stemperando” – Biennale delle Opere su Carta di Torino.
Espone anche la mostra personale “Believe” presso la Galleria Tornabuoni di Firenze, curata da Lucio Trizzino, e realizza la scultura permanente a Lizzanello (LE) nella rassegna “Arte & Diritti Umani”, curata da Massimo Guastella. Nel 2018, realizza la scultura permanente “La Chiave di Cervinara”, lunga 20 metri, curata da Peppino Vaccariello.
Nel 2019, espone a Pechino nella rassegna “The International Artist and Children’s Art”, curata da Liu Ruowang, e al Museo d’Arte Contemporanea Arcos di Benevento nella personale “Key for Humanity”, curata da Ferdinando Creta e Nello Valente. È curatore per l’installazione monumentale di due sculture del Maestro Wu Weishan al Museo Leonardiano di Vinci. Dal 2020, ricopre il ruolo di Direttore del DODO Art Museum di Pechino.
Nel 2022, a Palazzo Reale di Napoli, vince il Premio alla Carriera “Artisuavitas”. Durante lo stesso anno, ha esposto in piazza del Mercato a Napoli la scultura monumentale “Key of Today” dalle dimensioni di 20x10x10 metri, a cura di Maurizio De Giovanni con la direzione artistica di Michele Stanzione. Le sue opere sono parte di numerose collezioni in musei ed enti pubblici.
MILOT
“Albanian Key “2024 , Scutari
art curator: Albert Vataj
art director: Michele Stanzione
architect: Suela Dragovoja
Engineers: Valbona Calliku, Enver Zafeli, Michele Palumbo
Construction: Metal Vata Konstruksion, Miculi
Light design: Paolo Sandrini
Collaborators: Lai Junjie, Albina Shkreli Mirashi
Inaugurazione: Maggio 2024