MILANO – Silvio Berlusconi, scomparso nella giornata del 12 giugno 2023 all’età di 86 anni, possedeva una cospicua e imponente collezione d’arte costituita di ben 24mila opere.
A quanto pare, come ha ricordato il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, l’arte per il Cavaliere era una passione fortissima, seconda solo all’interesse per “il gentil sesso”. “La sua pinacoteca era il sostituto dell’amore per le donne: non potendo più avere 24mila donne, aveva 24mila baci, cioè i 24mila dipinti”.
Le opere sono custodite in un hangar, a circa un chilometro di distanza dalla villa di Arcore. Era stato lo stesso Sgarbi a suggerire di utilizzare un hangar, con lo scopo di poterne realizzare “un museo per le gente che capisce poco d’arte”.
“Per me – ha detto Sgarbi, a margine della cerimonia del Premio Cultura + Impresa 2022-2023 nella sede dell’Associazione Civita – sarebbe stato meglio avere 2.400 quadri buoni che 24mila così…Ma si sa che a un conquistatore non importa la qualità dell’oggetto, bensì possederlo”.
Tra le opere d’arte anche alcuni capolavori
Tra le opere stipate nell’hangar, Sgarbi ha citato un Tiziano proveniente dal Museo di Cleveland e un dipinto di un pittore vicino a Leonardo della scuola del Giampietrino.
Ma anche una bellissima opera di Pietro Annigoni che ritrae la Marchesa Casati Stampa, uccisa nel 1970 dal marito geloso.
Che fine faranno le opere d’arte?
Ora si dovrà capire che fine faranno queste opere. Parlando con i giornalisti, Sgarbi ha suggerito la possibilità di realizzare un Museo, “come avevo già proposto a Berlusconi”. Come MiC – ha spiegato il critico – “essendo oggetti privati, non possiamo e non vogliamo intervenire”.
È ovvio, dunque, che sarà la famiglia a deciderne la sorte.