MILANO – E’ stata presentata, lunedì 16 dicembre, nella biblioteca Braidense, dal direttore generale della Pinacoteca di Brera James Bradburne, la rivista trimestrale di arte, soprattutto contemporanea, dal titolo “BrerA|Z”.
Si tratta di una rivista bilingue (gli articoli avranno una versione in italiano e una in inglese), ispirata al concetto di “bello”, inteso anche come “buono”, acquistabile in edicole e librerie.
Tra le sue pagine ci sarà spazio anche per le scienze, con le iniziative dell’Osservatorio astronomico e dell’Orto botanico, che assieme all’archivio Ricordi e all’Istituto lombardo di scienze e lettere, fanno parte dell’universo Brera.
Walter Mariotti, direttore del magazine, oltre che dell’editoriale Domus, l’ha definita una sorta di “miracolo” che colma un vuoto che esisteva nei confronti di una delle più significative realtà europee. Mentre Bradburne ha affermato: “Mi auguro che, anche attraverso il contributo di questa rivista, Brera possa diventare il crogiuolo dell’identità di Milano, espressione dei valori di tolleranza, apertura e civiltà”.
Commentando la classifica annuale del Sole 24 ore sulla qualità della vita nei capoluoghi, che ha incoronato Milano al primo posto per il secondo anno consecutivo, Bradburne ha sottolineato: “Possiamo chiederci quanto contribuisce Brera a Milano e viceversa.Credo che sia un ecosistema virtuoso: Milano è in piena rinascita e anche Brera fa parte di questo rinascimento. C’è una simbiosi tra uno e l’altro: Milano è una città straordinaria e Brera fa parte di questa crescita perché respiriamo la stessa aria della città”.
C’è infatti da evidenziare che i numeri del museo guidato da Bradburne sono nettamente in crescita, anche se come ha detto il direttore “non sono la nostra ossessione ma ci sono altri indicatori che per noi sono molto più importanti”. “E’ interessante vedere – ha specificato Bradburne – quante volte le persone vengono, l’età e la composizione dei visitatori”.
Parlando infine di palazzo Citterio, la struttura che renderà possibile l’espansione della Pinacoteca di Brera “non ci sono novità – ha detto il direttore – le aspettiamo nella prima parte di gennaio”, dal governo.