LONDRA – Si è spento a Londra all’età di 88 anni, l’architetto italo-britannico Richard Rogers, che insieme a Renzo Piano aveva progettato il Centre Pompidou a Parigi.
Nato a Firenze il 27 luglio 1933 in una famiglia colta e cosmopolita, suo padre era un medico mentre sua madre un’amante dell’arte, Rogers si trasferisce in Inghilterra nel 1939, a seguito della promulgazione delle leggi razziali.
Si laurea all’Architectural Association School di Londra e subito dopo si trasferisce negli Stati Uniti dove completa la sua formazione all’Università di Yale. Qui incontra Norman Foster, altra futura archistar, con il quale costituisce Team 4, a cui si devono progetti paradigmatici dell’architettura postmoderna.
Negli Stati Uniti Rogers partecipa alle lezioni di Louis Kahn e studia gli edifici progettati da Frank Lloyd Wright.
Fonda nel 1967 Richard & Su Rogers Architects. Dal 1969 al 1977 crea un sodalizio con Renzo Piano, con il quale progetta il Centre Pompidou, a seguito della vittoria di un concorso internazionale.
Una carriera costellata da prestigiosi riconoscimenti
Tra i progetti realizzati da Rogers figurano il Centro di produzione e distribuzione delle Manifatture Fleetguard a Quimper in Francia (1981), i laboratori e gli uffici della PA Technology a Princeton (1984), la riconversione del Billingsgate Fish Market a Londra, solo per citarne alcuni. Tra quelli non realizzati ci sono invece: il progetto per l’estensione della National Gallery a Londra (1982); il piano di riqualificazione “London As It Could Be” (1986); il progetto per il Tokyo International Forum Design (1989); l’edificio per uffici per la Inland Revenue a Nottingham (1993).
Architetto di fama internazionale Rogers ha ricevuto nel corso della sua carriera molti prestigiosi riconoscimenti, tra cui la medaglia d’oro del Royal Institute of British Architects (1985); il Leone d’oro alla carriera della Biennale di Venezia (2006); la Minerva medal della Chartered Society of Designers; il Pritzker Prize nel 2007 “per aver rivoluzionato i musei, trasformando quelli che un tempo erano monumenti d’élite in luoghi popolari di scambio sociale e culturale, intessuti nel cuore della città”; nel 2014 ha ricevuto la Freedom of the City of London alla Guildhall Art Gallery per il suo contributo all’architettura e all’urbanistica.
Ma non è tutto. Nel 2018, infatti, l’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, la più antica accademia di belle arti del mondo, lo ha insignito del titolo di accademico d’onore per “il rilevante e indiscutibile contributo che, nel corso della sua carriera, ha dato alla progettazione e all’approfondimento dei temi dell’urbanistica e delle costruzioni”.
Rogers si ritira dallo studio da lui fondato il 1 settembre del 2020.