ROMA – All’interno del giardino storico monumentale dell’Hotel de Russie a Roma, progettato da Giuseppe Valadier nel XIX secolo, dal 20 aprile, in anteprima, si accenderà l’installazione dell’artista Edoardo Dionea Cicconi “150-93”, che in occasione dell’Earth Day Italia, regala alla sua città un’aurora boreale.
L’Hotel de Russie ospiterà dal 21 Aprile al 19 Maggio l’installazione site specific interna al giardino “150-93” e l’opera “XYZT” uno specchio cinetico che riflette, deforma e fonde la figura dello spettatore con lo spazio circostante.
Il numero “150-93” – spiega una nota – rappresenta la distanza tra la Terra e il Sole e determina l’equilibrio della nostra esistenza. Il prisma triangolare di specchi – in un dialogo con natura e architettura del giardino – durante la giornata assorbe la luce solare per poi diventare trasparente nel corso della notte e, dall’imbrunire, emanare i colori reali dell’aurora boreale.


L’artista
Edoardo Dionea Cicconi è un artista che lavora con installazioni, sculture, suoni e altri media. Dopo otto anni torna nella sua città natale presentando un progetto istituzionale col patrocinio del Comune di Roma, Earth Day Italia, in collaborazione con INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica e la Cadogan Gallery di Londra.
Affrontando temi universali, l’artista cerca di trovare una sintesi tra arte e scienza, indagando il concetto e la percezione del “tempo”. Le sue ultime mostre personali sono state ambientate sia in musei/istituzioni sia in progetti site-specific di land art.

L’Hotel de Russie
Situato ai piedi della collina del Pincio tra Piazza del Popolo e Piazza di Spagna, ha inaugurato nel 2000 sotto il segno della Rocco Forte Hotels.
La storia dell’Hotel de Russie risale all’inizio del XIX secolo quando il progetto della sua costruzione fu affidato all’architetto Giuseppe Valadier, che in quegli anni stava contemporaneamente realizzando i due emicicli di Piazza del Popolo.
Il palazzo nobiliare, che comprendeva un giardino all’italiana suddiviso in terrazze e l’adiacente palazzo di proprietà della famiglia Torlonia, diventerà rispettivamente: “Albergo di Russia” e “Albergo delle Isole britanniche”, strutture frequentate dall’aristocrazia internazionale.
Le regolari visite di rappresentanti della Casa Imperiale Russa, unitamente a numerosi intellettuali e pittori Romantici russi hanno determinato il nome dell’Hotel de Russie.

Il suo giardino, sempre progettato da Giuseppe Valadier, ancora oggi si presenta come uno scenografico palcoscenico naturale, caratterizzato da elementi di architettura neoclassica quali: terrazze, balaustre, grotte, vasche, fontane di rocaille, ninfei e statue, insieme a un ricco patrimonio botanico, enfatizzati dalla sinfonia dei giochi d’acqua.
L’intento dell’Arch. Valadier fu quello di ideare tramite il giardino dell’Hotel de Russie un esperimento in scala di ciò che successivamente realizzò per l’abbellimento dell’area urbana alle pendici del Colle Pinciano: Villa Borghese.
Nel tempo, l’Hotel ha consolidato la sua fama nello scenario artistico e culturale internazionale, ospitando esponenti quali: il pittore Giacomo Frey; lo scultore John Gibson, allievo del Canova; Sergei Diaghilev; Vaslav Nijinsky; Jean Cocteau e Pablo Picasso.
Nel 2000 l’opera di ristrutturazione degli interni dello storico edificio è stata affidata all’Architetto Tommaso Ziffer e realizzata in collaborazione con Olga Polizzi, Design Director della Rocco Forte Hotels, realizzando un interior design eclettico che determina un ‘melting pot’ unico tra storico e moderno.