ROMA – L’8 novembre del 2018 il fumettista, sceneggiatore e regista noir Frank Miller twittava: “Dal Vermont al Louvre – Meglio di così non può andare”. Si contano sulle dita infatti i fumettisti che hanno ottenuto il riconoscimento di un museo tanto importante. Le sue graphic novel sono considerate opera d’arte. E pensare che agli inizi, l’editore al quale si era presentato, dopo avergli fatto correggere infinite volte i bozzetti, gli aveva consigliato di cambiare mestiere: non fosse stato per la sua insopprimibile passione per il disegno, la sua vita avrebbe preso un’altra strada. Lo confida il documentario “Frank Miller – American Genius” della regista Silenn Thomas, presentato alla sedicesima edizione della Festa del Cinema, che non racconta solo i suoi successi, la Mostra al Louvre, ma anche la sua dipendenza dall’alcol, le debolezze di un uomo che ha avuto molti riconoscimenti eppure non era felice, almeno non come ci si aspetta.
Alla fine degli anni ’70 Frank Miller esordì in casa Marvel con il personaggio di Daredevil, pseudonimo dietro cui si cela un avvocato cieco che di notte combatte il crimine. Prima solo come disegnatore, poi anche come sceneggiatore, raggiungendo la piena maturità artistica. Con il personaggio di Devil cresce il numero dei fan e gli apprezzamenti da parte dei critici. Crea poi Elektra, fortissima figura femminile, supereroina segnata dalla morte del padre, che ha dato vita a serie e miniserie. Passato alla DC Comics, inventa The Dark Knight Returns, una miniserie su Batman che ridefinisce l’eroe e le sue atmosfere, lasciando sino a oggi una fortissima influenza. Segue Sin City per la Dark Horse. Serie cupa e violenta, che riceve molti premi e vanta due adattamenti cinematografici, cui ha collaborato lo stesso Miller. L’autore infatti ha sempre manifestato il suo interesse per il mondo del cinema e realizzato diverse opere come regista e come sceneggiatore, ad esempio Robocop 2 o l’adattamento dello Spirit di Will Eisner da lui stesso diretto . Nel 1998 realizza per la Dark Horse anche il romanzo a fumetti 300, ispirato alla famosa battaglia delle Termopili dove combatterono trecento guerrieri spartani. L’opera, diventata una delle più famose di Miller, le cui scene furono esposte al Louvre di Parigi, è stata pubblicata prima in volumetti, poi raccolta in un volume di formato orizzontale, edito in Italia dalla Magic Press.
Silenn Thomas, la debuttante regista di “Frank Miller – American genius”, è stata anche produttrice dei film 300 e Sin City – Una donna per uccidere della serie Cursed, tutte opere nate dalle graphic novel e dalle illustrazioni di Frank Miller. Nel documentario ripercorre una carriera lunga mezzo secolo del leggendario fumettista. Parte dagli inizi di ragazzo cresciuto in una cittadina del Vermont fino a New York e poi a Hollywood, analizza i suoi fallimenti e le tendenze autodistruttive fino alla riscoperta di sé, alla celebrità e al successo artistico, tenendo conto dell’influenza poliedrica che Miller ha avuto nell’arte, nella scrittura, nella cultura e persino nella politica. È un viaggio nella creatività di un artista americano e insieme nei meandri più profondi dell’universale condizione umana.
Dopo la festa del cinema di Roma Frank Miller sarà al Lucca Comics 2021.
Vademecum
Data di uscita:N.D.
Genere:Documentario
Anno:2021
Regia:Silenn Thomas
Attori:Frank Miller
Paese:USA
Durata:109 min
Fotografia:Giuseppe Mottola
Produzione:Frank Miller Ink