Il Futurismo sta vivendo una sorta di nuovo rinascimento in Italia e non solo. In questi giorni, due importanti mostre sono state inaugurate a Matera e Treviso, offrendo nuove prospettive e approfondimenti sul movimento.
Questi eventi sono il frutto di una collaborazione tra il Museo Nazionale di Matera, diretto da Annamaria Mauro, e la Direzione Regionale Musei Veneto, guidata da Daniele Ferrara.
Futurismo Italiano e il contributo del Mezzogiorno
A Matera, presso Palazzo Lanfranchi fino al 10 gennaio 2024, si può visitare l’ampia rassegna Futurismo italiano. Il contributo del Mezzogiorno agli sviluppi del movimento, curata da Massimo Duranti.
L’esposizione presenta un nucleo fondamentale di manifesti futuristi concessi dal Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso, tra altre opere di rilevanza.
Futurismo di Carta: focus sul Manifesto Futurista a Treviso
Il Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso, sotto la Direzione Regionale Veneta, propone a sua volta un approfondito studio sul tema del manifesto futurista, con la mostra intitolata Futurismo di carta.
Curata da Elisabetta Pasqualin con la collaborazione di Sabina Collodel, l’esposizione si sviluppa presso il San Gaetano del Salce in due declinazioni distinte.
La prima, intitolata Forme dell’avanguardia, è aperta fino al 25 febbraio 2024, seguita dalla seconda parte, con il sottotitolo Immaginare l’universo con l’arte della pubblicità, in programma dal 1° marzo al 30 giugno 2024.
Milano e l’Aeropittura Futurista
A Milano, presso la Galleria Bottegantica fino al 2 dicembre, è in corso una significativa monografica dedicata all’Aeropittura Futurista.
Curata da Fabio Benzi, la mostra si concentra sulla partecipazione dei futuristi alle Biennali di Venezia (1926-1942) e alle Quadriennali d’Arte Nazionale di Roma (1931-1943), offrendo una selezione accurata di opere pittoriche e scultoree, esposte in gran parte nelle rassegne veneziane e romane.
Queste mostre testimoniano gli sforzi di Filippo Tommaso Marinetti, leader del movimento, nel garantire un riconoscimento ufficiale al Futurismo italiano.
Umberto Boccioni prima del Futurismo
I primi anni di vita artistica di uno dei grandi protagonisti del Futurismo, Umberto Boccioni, sono al centro della raffinata monografica intitolata Boccioni. Prima del Futurismo, ospitata presso la Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo, nel parmense.
Curata da Virginia Baradel, Niccolò D’Agati, Francesco Parisi e Stefano Roffi, la mostra espone oltre cento opere, compresi alcuni capolavori assoluti dell’artista.
L’esposizione si sofferma sulla figura del giovane Boccioni e sugli anni della sua formazione, affrontando i diversi momenti della sua attività artistica che precedettero l’elaborazione del Manifesto dei pittori futuristi nella primavera del 1910.
Il revival del Futurismo
Tutte e quattro le mostre testimoniano il rinnovato interesse e l’importanza continua del Futurismo nell’arte contemporanea.
Come afferma il professor Massimo Duranti, curatore della mostra materana, “Progetti diversi, tutti di qualità notevole, che confermano come e quanto un nuovo revival del Futurismo sia in corso, dopo quello degli anni intorno al centenario del 2009”.
Questo rinascimento dimostra che l’avanguardia futurista non solo attira l’attenzione, ma influisce anche sull’arte contemporanea e ne rappresenta una fonte d’ispirazione.
Il Futurismo, un fenomeno ancora attuale
Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, sottolinea il ruolo rilevante del Futurismo dichiarando: “Il Futurismo, movimento che dall’Italia si affermò in tutto il mondo, seppe lasciare tracce a tinte forti anche nel Meridione nel segno di una sfida culturale al rinnovamento e alla creazione di una modernità. Ricostruire i passaggi a Sud di questi visionari delle avanguardie è una delle sfide vinte dagli organizzatori della mostra che hanno centrato innanzitutto l’obiettivo del recupero conoscitivo di questo fenomeno che ha contagiato tutte le discipline artistiche, lasciando un’eredità di pensiero e di creatività ancora attuale”.