Giorgio Morandi e la contemporaneità

MILANO – La galleria Maurizio Nobile Fine Art a Milano apre la stagione autunnale con la mostra Morandi e la contemporaneità, in programma dal 13 ottobre al 20 dicembre 2023.

L’esposizione indaga il legame tra Giorgio Morandi e la contemporaneità, più volte affrontato nel corso del tempo e che testimonia la continua – e mai sopita – attualità della poetica del grande Maestro bolognese.

Giorgio Morandi e la poetica fondata sul silenzio e il mistero

“Nulla è di più astratto del reale”, afferma Morandi, a testimonianza del suo intimo legame con la quotidianità dell’esistere. La sua poetica è intrisa di silenzio e mistero e svela un rapporto profondo con la vita quotidiana e l’intima relazione con gli oggetti che lo circondano.

La redenzione della materia

Morandi, nonostante l’apparente ripetitività del discorso figurativo , si è dedicato per tutta la vita al tema della redenzione della materia. Ha raggiunto l’apice della sua spiritualità come un poeta della materia, riuscendo a dare voce anche alla “polvere“.

Non si tratta della polvere fisica, ma di quella dell’anima – una sostanza intrinseca nel colore e nella materia pittorica, che funge da deposito dei pensieri dell’artista, maturati nel corso di una lunga riflessione. Per una distanza dal presente e dagli stessi oggetti che egli ha avuto di fronte ogni giorno. Ed è proprio qui che risiede la modernità di Morandi: un artista che si colloca a metà strada tra la pittura figurativa e quella materica.

Dialoghi contemporanei: Andrea Federici e Joan Crous

La mostra non solo celebra l’opera di Morandi, ma mette in relazione il suo lavoro con due artisti contemporanei, Andrea Federici e Joan Crous, ognuno con un approccio unico e profondo all’arte e alla realtà quotidiana.

Andrea Federici: tra realismo e simbolismo

Federici trae ispirazione dai temi cari a Morandi, interpretandoli con una minuziosa attenzione ai dettagli. Le sue opere attraversano i confini del realismo tradizionale, immergendo lo spettatore in una dimensione dove la realtà appare sotto una luce che sfida la credibilità e la dimensione reale.

Joan Crous: sculture di vetro e fossilizzazione artistica

Crous, scultore del vetro, condivide con Morandi una vita sull’Appennino bolognese e un profondo interesse per le forme e i colori della vita quotidiana. Le sue opere catturano e immortalano oggetti nel tempo, trasmettendo al contempo la loro fragilità. Attraverso un processo di fossilizzazione, Crous trasforma l’accaduto in passato, invitando gli osservatori in un viaggio attraverso fragili tracce consumate dal tempo.