VENEZIA – Dopo la fortunata campagna di scavo nel sito della villa romana di Mutteron dei Frati, situata nella Valgrande di Bibione, tenutasi a marzo 2023, un nuovo capitolo si è aperto a novembre scorso. Le ricerche sul territorio promettono di svelare ulteriori segreti su quest’area.
Alla ricerca del passato: metodologie e obiettivi
Le indagini territoriali includono ricognizioni sistematiche di superficie, carotaggi e indagini geofisiche. L’obiettivo è raccogliere dati per ricostruire il paesaggio antico e comprendere come fosse popolato e sfruttato.
Il territorio è stato oggetto di indagini in passato, con ritrovamenti di materiali di età romana nei comuni di San Michele al Tagliamento e Caorle. Allo stato attuale rimane comunque ancora incerta la posizione dei porti antichi alle foci del Tagliamento e le modalità insediative della fascia costiera. Le campagne di ricerca, divise in tre fasi, intendono gettare nuova luce su questi misteri.
Le ricerche di superficie sono state condotte durante i mesi autunnali e invernali, quando i campi sono sgombri da colture, consentendo agli operatori di camminare su terreni preparati per rilevare potenziali reperti archeologici.
Il dialogo con la comunità
Tutti i proprietari dei terreni coinvolti sono stati informati dei dettagli del progetto, al fine di una collaborazione efficace. Questo approccio mira a pianificare le attività nel massimo rispetto e coinvolgimento, per ricostruire insieme la storia di questo territorio anfibio, fondamentale per la vita e l’economia delle comunità.
Il progetto di ricerca archeologica triennale
Il progetto, iniziato nel 2022, è focalizzato sullo scavo della villa romana di Mutteron dei Frati, situata all’interno della Valgrande (Bibione), e sullo studio della fascia costiera in cui la villa si inseriva, compresa tra il canale Nicesolo (dove scorreva il Tagliamento in età romana) e l’attuale corso del Tagliamento (Comuni di Caorle e di San Michele al Tagliamento).
Condotto dalle Università di Regensburg e Padova, in collaborazione con la Soprintendenza e finanziato dalla DFG-Deutsche Forschungsgemeinschaft, il progetto promette di rivelare nuovi dettagli sulla vita nell’antica Bibione.
Per rimanere aggiornati sulle scoperte e il progresso del progetto, visita le pagine Facebook e Instagram: “Bibione Antica: Discovering the past”.
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