ROMA – Dopo gli open day del 30 e del 31 ottobre, apre al pubblico dal 6 novembre 2021 il Museo Ninfeo di Roma.
Realizzato congiuntamente dalla Soprintendenza Speciale di Roma e da Enpam (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri), il nuovo Museo nasce proprio sul luogo del ritrovamento di un eccezionale contesto archeologico, venuto alla luce nell’area di Piazza Vittorio all’Esquilino, durante i lavori per la costruzione della sede dell’Ente.

Gli Horti Lamiani, luogo mitico della storia romana che rivive attraverso il Museo
Gli Horti Lamiani, residenze giardino degli imperatori romani, rivivono oggi nel Museo Ninfeo. Durante i cinque anni di scavi sono venuti alla luce importanti reperti risalenti all’età Giulio-Claudia, ma non solo. Ogni epoca, infatti, ha lasciato qui il suo segno. Sono oltre un milione i reperti rinvenuti, selezionati grazie all’accurato studio nel laboratorio segreto realizzato in collaborazione con ricercatori specializzati in varie discipline. I 3000 oggetti esposti, affiancati da ricostruzioni e video, restituiscono attraverso 13 sezioni la suggestione della vita e i diversi aspetti della cultura antica.
La bonifica dell’area, precedentemente adibita a sepolcreto, avvenne nella seconda metà del I secolo a.C., quando esponenti della nuova aristocrazia, tra cui Lucio Elio Lamia, decisero di trasformarla in uno spazio “residenziale”.
Lamia edificò quindi in questo luogo la sua residenza privata, gli Horti Lamiani appunto. Diventato imperatore nel 37 d.C., Caligola, innamoratosi del posto, lo trasformò invece una sorta di “Domus aurea”.
“Il museo – spiega Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma – presenta testimonianze e reperti fin dal periodo giulio-claudio, quando gli Horti Lamiani entrarono a far parte del demanio imperiale sotto Tiberio, e da Caligola trasformati in una sontuosa residenza privata a uso dell’imperatore. Una Domus Aurea ante-litteram, amata anche dai successivi imperatori flavi, antonini, fino ai severi cui si debbono le ultime trasformazioni dei lussuosissimi ambienti”.

“Il Museo Ninfeo – afferma il Ministro della Cultura, Dario Franceschini – è il risultato di un ottimo esempio di archeologia preventiva, che coniuga l’esigenza di realizzare opere, infrastrutture e sviluppo urbano con quella di tutelare e preservare il patrimonio archeologico. Questo nuovo luogo di bellezza, inoltre, onora simbolicamente tutti i medici vittime della pandemia
Lungo le scale che conducono all’area archeologica, infatti, una stele elettronica ricorda i nomi di tutti i medici caduti lottando contro il Covid-19.
“Il Museo Ninfeo – sottolinea Mirella Serlorenzi, direttore scientifico del progetto – è un modello di salvaguardia del patrimonio culturale, fondato sulla ricerca multidisciplinare con enti di ricerca e università. La qualità dei materiali restituiti dagli Horti Lamiani offre una visione unica della Roma classica, dalle architetture monumentali alle sontuose decorazioni, alle vie dei commerci, agli oggetti preziosi e a quelli di uso quotidiano, al cibo, ai giardini e agli animali che vivevano lì. Un museo che racconta, anche attraverso emozionanti ricostruzioni, un teatro privilegiato del mondo antico, con tutte le suggestioni che questo luogo può dare”.

Vademecum
Museo Ninfeo
Piazza Vittorio II, 78 00185 Roma
Email: museoninfeo@enpam.it
prenotazione obbligatoria – apertura 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00
Dal 6 novembre apertura tutti i sabati e le domeniche orario 10.00 – 13.00 e 15.00 -18.00
visita con audio guida 10 €, ridotto 6 €
visita guidata 13 €, ridotto 8 € http://www.museoninfeo.it