MILANO – Le visioni oniriche, i mondi curiosi e le creature mostruose e fantastiche di Jheronimus Bosch (1453 – 1516) sono al centro della mostra “Bosch e un altro Rinascimento”, ospitata dal 9 novembre 2022 al 12 marzo 2023, a Palazzo Reale di Milano.
Il titolo stesso dell’esposizione è indicativo di un progetto unico e insolito, frutto di un lavoro di ricerca durato cinque anni, coinvolgendo governi, ambasciate, musei, istituti culturali e collezionisti.
L’esposizione, a cura di Bernard Aikema, già professore di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università di Verona, Fernando Checa Cremades, professore di Storia dell’Arte all’Università Complutense di Madrid e già direttore del Museo del Prado e Claudio Salsi, direttore Castello Sforzesco, Musei Archeologici e Musei Storici e docente di storia dell’incisione presso l’Università Cattolica di Milano, ha l’intento di fare chiarezza sul linguaggio di Bosch, emblema di un Rinascimento “alternativo”, lontano quindi da quello governato dal mito della classicità.
Il percorso espositivo, attraverso un centinaio di opere d’arte tra dipinti, sculture, arazzi, incisioni, bronzetti e volumi antichi, inclusi una trentina di oggetti rari e preziosi provenienti da Wunderkammer, offre un racconto non convenzionale. La mostra mette, infatti, in dialogo capolavori tradizionalmente attribuiti al Maestro, con importanti opere di altri artisti fiamminghi, italiani e spagnoli, evidenziando quanto l’”altro Rinascimento” – non solo italiano e non solo boschiano – negli anni coevi o immediatamente successivi influenzerà grandi artisti come Tiziano, Raffaello, Gerolamo Savoldo, Dosso Dossi, El Greco e molti altri.
Nel corpus di lavori esposti spiccano alcuni dei più celebri capolavori di Bosch, con opere mai presentate insieme prima d’ora in un’unica mostra. Bosch è autore di pochissime opere universalmente a lui attribuite e conservate nei musei di tutto il mondo. Proprio perché così rari e preziosi, difficilmente i suoi capolavori lasciano i musei cui appartengono, e ancora più raramente si ha la possibilità di vederli riuniti in un’unica esposizione.
Grazie alla collaborazione tra istituzioni italiane, come l’Ambasciata d’Italia in Portogallo, e istituzioni come l’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona e il Museu Nacional de Arte Antiga, a Palazzo Reale, sarà possibile ammirare il monumentale Trittico delle Tentazioni di Sant’Antonio, opera che ha lasciato il Portogallo solo un paio di volte nel corso del Novecento e giunge ora in Italia per la prima volta. Al Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona viene prestata in cambio la ‘nostra’ Pala Trivulzio (nota anche come Madonna in gloria e Santi) di Andrea Mantegna, che fa parte delle Raccolte artistiche del Castello Sforzesco.
Proveniente dal Groeningemuseum di Bruges, c’è poi il Trittico del Giudizio Finale, che originariamente faceva parte della collezione del cardinale veneziano Marino Grimani. Sempre di Bosch, è in mostra il Trittico degli Eremiti delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, proveniente dalla collezione del cardinale Domenico Grimani, collezionista fra i più importanti del suo tempo e tra i pochissimi proprietari delle opere di Bosch in Italia.
Come evidenziato da Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura di Milano, “È anche attraverso lo scambio di opere d’arte che l’arte e la cultura svolgono il loro ruolo di vettori di crescita e di strumenti di relazione tra le città e le nazioni, portando avanti il processo di arricchimento di un Paese”. Sacchi ha quindi rimarcato che si tratta “un’esposizione preziosa dal taglio assolutamente originale, in grado di raccontare ai visitatori un Rinascimento diverso rispetto a quello che ha visto i propri fasti in Italia tra il Quattro e il Cinquecento, creando orizzonti nuovi di conoscenza e bellezza”.
Data la complessità dell’opera di Bosch, la varietà delle possibili interpretazioni e la profondità scientifica del percorso espositivo, durante i fine settimana, un gruppo di mediatori culturali guiderà il pubblico in una lettura più approfondita e tematica delle opere esposte.
La rassegna è inoltre accompagnata da tre volumi editi da 24 ORE Cultura: il catalogo, nella veste di guida alla mostra, un volume d’arte a cura dei professori Bernard Aikema e Fernando Checa Cremades e, infine, una graphic novel del giovane illustratore Hurricane.
Vademecum
“Bosch e un altro Rinascimento”
Dal 9 novembre 2022 al 12 marzo 2023
Milano, Palazzo Reale
Piazza Duomo 12
da martedì a domenica 10:00-19:30;
giovedì chiusura alle 22:30.
Ultimo ingresso un’ora prima.
Lunedì chiuso
Biglietti: Intero € 15, Ridotto € 13
Info: +39 02 54912