ROMA – Il 29, 30 novembre e 1 dicembre 2021 arriva al cinema Pompei. Eros e Mito, il docufilm diretto da Pappi Corsicato (Napoli nel 1960 – regista anche del recente documentario dedicato a Julian Schnabel), prodotto da Sky, Ballandi e Nexo Digital in collaborazione e con il contributo scientifico del Parco Archeologico di Pompei e con la partecipazione del MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Un inedito viaggio tra miti e opere narrato da Isabella Rossellini
“Pompei. Eros e mito” (titolo internazionale: “Pompeii. Sin city”) è un viaggio nel sito archeologico più famoso al mondo, nel quale vengono messi a nudo i miti e i personaggi che hanno contribuito a renderlo immortale.
“Pompei – racconta Pappi Corsicato – è un luogo che fa parte dell’immaginario collettivo non solo di noi italiani ma di tutto il mondo. Il cinema e la fotografia lo hanno raccontato così tante volte che il rischio di cadere in cliché è alto. È per questa ragione che ho deciso di rappresentare Pompei come un’entità dotata di vita propria, un essere pulsante che continua, dopo 2.000 anni, a essere una fonte continua di ispirazione e di scoperta. Insieme agli autori abbiamo quindi scelto di raccontare le storie che rendono ancora viva Pompei, tra mito e realtà. A un primo sguardo il mito e la città stessa di Pompei sembrano fermi nel tempo, cristallizzati nella loro essenza mentre, andandoli ad osservare più da vicino, ci rendiamo conto che sono in continuo movimento”.
La narrazione è stata affidata alla pluripremiata attrice Isabella Rossellini. Sarà lei ad accompagnare gli spettatori in questo percorso tra i miti e le opere che hanno ammaliato e influenzato artisti come Pablo Picasso e Wolfgang Amadeus Mozart.
Dalla storia d’amore tra Bacco e Arianna nella celebre Villa dei Misteri al rapporto ambiguo tra Leda e il Cigno, dalle lotte gladiatorie sino alla disperata ricerca dell’immortalità di Poppea Sabina (seconda moglie dell’imperatore Nerone), il docu-film mette in scena anche i lati meno noti e più segreti della città. Gli stessi che nel XVIII secolo portarono la Chiesa Cattolica a nascondere alcuni dei reperti più scandalosi e scabrosi recuperati duranti gli scavi.
Marte e Venere © Museo Archeologico Nazionale di Napoli Leda e Cigno © Museo Archeologico Nazionale di Napoli
“I miti da me messi in scena – spiega il regista – non sono delle rievocazioni puntuali dei racconti antichi quanto una mia rilettura in chiave contemporanea: i miei Bacco, Arianna, Teseo e Leda, solo per citarne alcuni, vestono abiti Prada dai tagli lineari e i colori sgargianti e sono sospesi in un tempo che appartiene sia al passato che al presente. I gladiatori romani, che accendevano le passioni dei pompeiani e delle pompeiane, sono degli odierni giocatori di football americano che, con i pettorali in vista, si dilettano in una boscaglia inviolata”.
Mito Arianna Teseo Bacco – Pompei Eros e Mito – Federica Belli Gladiatori – Pompei Eros e Mito – Federica Belli
Le interviste
Il film è ricco di interventi di esperti dei illustri personaggi del mondo accademico, tra cui Massimo Osanna, Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei dal 2014 al 2020; Andrew Wallace-Hadrill, Professore Emerito di Studi Classici, Università di Cambridge; Catharine Edwards, Professore di Studi Classici e Storia Antica – Birkbeck, Università di Londra; Darius Arya, Direttore American Institute for Roman Culture; Ellen O’Gorman, Professore Associato di Studi Classici, Università di Bristol.
“Le interviste agli esperti – afferma Corsicato – sono ambientate in un teatro di posa, dove ho ricreato uno sfondo nero e optato per delle inquadrature da diverse angolazioni: dall’alto, dal basso, laterali ma mai frontali, per evitare la classica postura da documentario. Durante i loro interventi faccio un ampio uso dei dettagli – mani, labbra, movimenti – per mostrare il loro lato più intimo e umano”.

La colonna sonora
Ad arricchire il docufilm, oltre alle rievocazioni in chiave contemporanea di alcuni miti, anche la colonna sonora, disponibile sugli store digitali su etichetta Nexo Digital/Sony Classical, firmata dal compositore e pianista Remo Anzovino, che conferma con questo titolo la sua capacità unica di raccontare in musica i tesori dell’arte mondiale, tanto da essere stato premiato ai Nastri d’Argento 2019 con una Menzione Speciale per le sue colonne sonore originali dei docufilm d’arte.