Un dono dell’Italia all’Iraq grazie al sostegno dell’Associazione Incontro di Civiltà
Al Museo di Bassora, in Iraq, si è svolta l’inaugurazione della targa commemorativa della donazione dell’Italia al popolo iracheno: la replica del celebre “Toro di Nimrud“, un gioiello dell’arte assira devastato dall’iconoclastia dell’ISIS-Daesh nel 2015.
La cerimonia, presenziata dall’Ambasciatore italiano in Iraq, Maurizio Greganti, ha visto la partecipazione di numerose autorità irachene, tra cui il Ministro della Cultura, del Turismo e delle Antichità, Ahmed Fakak al Badrani, il Direttore dell’Iraqi State Board of Antiquities and Heritage, Ali Shalgham, e il Direttore del Museo, Mustafa Jasim Al-Husseini. La donazione è stata accolta come un importante passo avanti nella ricostruzione del patrimonio culturale del Paese e come una vittoria morale contro la furia iconoclasta di Daesh.
Impegno italiano per la conservazione del patrimonio
L’Ambasciatore Greganti ha espresso profonda ammirazione per l’immensità del patrimonio artistico e culturale iracheno, confermando l’impegno continuo dell’Italia nella preservazione e fruizione di questa straordinaria eredità. Questo impegno è reso possibile grazie al lavoro instancabile di esperti e alle numerose missioni archeologiche italiane attive nel Paese.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto all’Associazione Incontro di Civiltà, presieduta da Francesco Rutelli, per il prezioso sostegno finanziario nella riproduzione della statua del “Lamassu”, il toro alato della città assira di Nimrud. Questa opera è realizzata in scala 1:1 da una squadra di restauratori italiani, con la collaborazione con la Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo e la supervisione scientifica del Prof. Davide Nadali dell’Università Sapienza di Roma.
Un simbolo di rinascita e solidarietà
La cerimonia segna un momento di grande significato, non solo per l’Italia e l’Iraq, ma per l’intera comunità internazionale. Rappresenta, infatti, un forte messaggio di rinascita culturale e solidarietà tra nazioni.
Francesco Rutelli, Presidente dell’Associazione Incontro di Civiltà, ha descritto l’inaugurazione del Toro di Nimrud come una “luce italiana“, “un piccolo miracolo del Soft Power italiano, della nostra Diplomazia Culturale”.
Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha sottolineato l’importanza della tutela del patrimonio culturale classico e il ruolo dell’Italia nel preservare la storia e la memoria delle generazioni future. Ha lodato l’impegno dell’Associazione Incontro di Civiltà e della Fondazione Terzo Pilastro nell’opera di ricostruzione del Toro di Nimrud, affermando che la cultura è l’anima di una nazione e che la sua storia non deve essere cancellata, ma preservata.
Il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha espresso il suo sostegno all’amicizia tra Italia e Iraq, sottolineando la solidità dei legami tra i due Paesi e la necessità di proteggere il patrimonio culturale iracheno. Ha elogiato l’impegno dell’Italia nel collaborare con l’Iraq nella ricostruzione e nella tutela del suo prezioso patrimonio artistico e culturale, evidenziando il contributo dell’Associazione Incontro di Civiltà e della Fondazione Terzo Pilastro in questo straordinario risultato.