ROMA – E’ stata rinvenuta, l’11 agosto, a Ladispoli sul lungomare Marina di Palo, nei pressi del bunker del periodo post bellico, una tomba a cappuccina di datazione incerta, che potrebbe risalire all’Età imperiale etrusca o forse anche romana. Nei pressi della tomba è venuto alla luce anche uno scheletro di cui si sta cercando di stabilire la datazione.
La tomba a cappuccina è un tipo di sepoltura formata da tegoloni (tabellones) o anche da lastre di pietra, poste ai lati del defunto e congiunti al vertice. Il tutto ricoperto di terra. Il corredo funerario in queste tombe è dei più poveri e in alcuni casi manca completamente. Questo tipo di sepoltura, molto diffuso durante l’età imperiale, era proprio delle classi più povere. Esempi di tombe a cappuccina giungono tuttavia fino al Medioevo.
Scrive in una nota l’Assessorato alla Cultura e il Sindaco della cittadina in provincia di Roma: “Si tratta di una sepoltura povera, senza cioè corollario di corredo funebre e grazie alla collaborazione della Sovrintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria meridionale, della Guardia Costiera, dei Carabinieri e del gruppo Dolphin, si è provveduto a metterla in sicurezza. È una scoperta che non sorprende, essendo stata quella zona già interessata da altri ritrovamenti simili negli anni passati. Nei prossimi giorni sono previsti controlli e sopralluoghi del sito da parte delle autorità”.
Già due anni fa era stata rinvenuta un’altra tomba, è quindi probabile che ci si trovi in una zona dove era situato un complesso funerario.