MILANO – Sono circa 26 i capolavori della Collezione Gianni Mattioli, di arte futurista e metafisica, ad essere stati ceduti, in comodato d’uso per cinque anni (rinnovabili), al Museo del Novecento di Milano , da parte dell’unico proprietario Giacomo Rossi, nipote di Gianni Mattioli.
Le opere arriveranno nella sede espositiva di Milano nella primavera del 2022, dopo una mostra itinerante in Russia.
A darne notizia il Comune di Milano.
Come dichiarato dalla Soprintendenza, si tratta di un “complesso di eccezionale interesse artistico e storico”, opere in grado di competere con le relative sezioni di prestigiosi musei internazionali. Capolavori di artisti quali Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Carlo Carrà, Gino Severini, Giorgio Morandi, Mario Sironi, Amedeo Modigliani, solo per citarne alcuni tra i più influenti.
La collezione ha un valore assicurativo di circa 143 milioni di euro.
Da segnalare tra i capolavori in arrivo “Materia”, forse il più ambizioso quadro dipinto da Boccioni nel 1912, che raccoglie in un manifesto pittorico la sua espressione più innovativa; “Bottiglie e fruttiera (natura morta)” del 1916, uno dei più celebri capolavori di Morandi; “Composizione con elica” del 1919 di Mario Sironi, collage che rappresenta il momento di passaggio dell’artista dal futurismo alla metafisica.