ROMA – Venerdì 30 maggio il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo celebra i suoi primi quindici anni con una giornata di apertura straordinaria e ingresso gratuito fino alle 23.00. In programma, cinque nuove mostre, il debutto del progetto MAXXI Green, l’installazione ambientale di Nacho Carbonell, e un dj set serale in piazza Alighiero Boetti.
Oltre alle iniziative pubbliche, la ricorrenza coincide con una svolta istituzionale rilevante: l’edificio progettato da Zaha Hadid è stato ufficialmente riconosciuto come Monumento nazionale.
Un museo riconosciuto, abitato, in evoluzione
Nato nel 2010 come prima istituzione pubblica italiana dedicata alla creatività contemporanea, il MAXXI ha progressivamente assunto un ruolo centrale nella scena culturale nazionale. Con il riconoscimento di Monumento nazionale, il museo modifica il proprio statuto giuridico, definendo un nuovo livello di tutela e un diverso rapporto con il concetto di patrimonio contemporaneo. La procedura, avviata nel 2024 su iniziativa dell’allora presidente Alessandro Giuli, è stata curata dalla Soprintendenza speciale archeologia, belle arti e paesaggio di Roma.
Durante la conferenza stampa del 29 maggio, la Presidente Maria Emanuela Bruni ha ribadito la volontà di rafforzare l’identità del museo come spazio aperto e partecipato. Il Direttore artistico Francesco Stocchi, con Lorenza Baroncelli (MAXXI Architettura) e Monia Trombetta (Dipartimento Arte), ha illustrato la nuova stagione espositiva.
Cinque mostre tra arte, architettura e memoria
Il percorso si apre con “STADI. Architettura e mito”, a cura di Manuel Orazi, Fabio Salomoni e Moira Valeri: una lettura critica dello stadio come forma architettonica e fenomeno culturale. In mostra 54 progetti internazionali, documenti storici, oggetti sportivi e opere d’arte firmate da Bruno Munari, Titina Maselli, Luigi Ghirri, Henri Cartier-Bresson, Takashi Homma, Olivo Barbieri, Douglas Gordon, Yuri Ancarani, Philippe Parreno.
Proprio Douglas Gordon è protagonista anche di “Pretty much every film and video work from about 1992 until now’ish…”, un’installazione che raccoglie l’intera produzione video dell’artista scozzese. Il progetto trasforma la Galleria 5 in un ambiente denso e stratificato, più simile a un archivio domestico che a una classica esposizione museale.
Con “Memory, in practice”, il designer spagnolo Nacho Carbonell inaugura il nuovo ciclo ENTRATE, dedicato al design contemporaneo. Un monumentale albero-lampadario alto sette metri, realizzato con reti da pesca, domina la nuova hall del museo, concepita come uno spazio da attraversare, abitare e trasformare.
Completano il programma due approfondimenti archivistici: il primo dedicato alla Galleria Pieroni, attiva tra Pescara e Roma tra gli anni Settanta e Novanta; il secondo, in collaborazione con l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, è incentrato sulla figura di Enrico Del Debbio e sull’imponente progetto del Foro Italico.
Paesaggio, sostenibilità, spazio pubblico
Le trasformazioni in atto al MAXXI riguardano anche gli spazi esterni. Il progetto MAXXI Green, parte del piano urbanistico Grande MAXXI, prevede un intervento di depaving e riforestazione urbana in piazza Alighiero Boetti, accompagnato dalla realizzazione di un nuovo parco lineare lungo via Masaccio. Il progetto è firmato da Bas Smets, tra i più affermati paesaggisti contemporanei, atteso a Roma il prossimo 14 giugno per presentare il piano in dettaglio.
A questi interventi si aggiungeranno i lavori per il MAXXI Hub, un edificio sostenibile e multifunzionale destinato a completare il sistema museale. L’intera operazione si inserisce in una visione più ampia, in cui museo, paesaggio e città si ridefiniscono come ambiente culturale condiviso, in dialogo costante con le pratiche del presente.
Fondazione MAXXI
Roma – Via Guido Reni, 4A
L’Aquila – Piazza Santa Maria Paganica, 15
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