MILANO – Alterazioni prospettiche è il titolo dell’immagine della 13° edizione di MIA Photo Fair (11-14 aprile presso gli spazi di Allianz MiCo) che, nel 2024, sceglie di raccontare i temi della fiera attraverso un graphic-concept.
Realizzata attraverso la sovrapposizione in camera 3D di filtri smerigliati, questa rappresentazione visiva altera la parola MIA, incarnando il nostro modo di percepire e reinterpretare il mondo in continuo cambiamento.
Il progetto, ideato da Alessandro Prepi Sot e Dario Pianesi di Hapto Studio a Milano, esplora il tema del cambiamento, Changing, proposto dalla nuova Direttrice Artistica di MIA, Francesca Malgara. Attraverso varie prospettive e interpretazioni, si crea un’identità visiva che richiama l’audacia delle avanguardie artistiche degli anni ’70, centrando il tema della nuova edizione di MIA Photo Fair.
Questo nuovo approccio non si limita a uno scatto, ma presenta un graffio color magenta, il colore dell’anno, a delineare un ponte verso la nuova edizione. È un’esplorazione che va oltre il semplice ritratto, cercando di catturare dettagli intricati e prospettive che emergono nella rapidità dei cambiamenti.
Con il declino dell’oggettività nel mondo fotografico, questo progetto si propone di sondare nuove frontiere e di adottare un simbolo familiare, più potente di una singola immagine. Come suggeriva il fotografo Neil Leifer, “la fotografia non mostra la realtà, ma l’idea che se ne ha”. Questo principio guida il percorso verso MIA Photo Fair, promettendo un’esperienza ricca di sorprese, in quanto, come dice Alex Webb, “un frame 24×36 mm è troppo ampio per contenere una singola storia”.