Tutto il mistero, il fascino, il mostruoso impegno di Michelangelo Buonarroti nel realizzare una delle più grandi composizioni artistiche della storia, sarà protagonista della mostra Michelangelo e la Cappella Sistina nei disegni autografi di Casa Buonarroti che inaugura stasera al MAG Museo Alto Garda. Fino al 23 ottobre 2022, l’esposizione prodotta e organizzata dal MAG e da MetaMorfosi in collaborazione con Casa Buonarroti di Firenze e il patrocinio della Provincia Autonoma di Trento, ripercorrerà il lungo e complesso processo creativo di Michelangelo, chiamato a realizzare la decorazione della Cappella Sistina in due diversi momenti. Fra il 1508 e il 1512 Michelangelo realizzò infatti l’impresa titanica della decorazione della Volta della Cappella Sistina che lo costrinse lavorare per mesi a testa in su, sdraiato sui ponteggi a ridosso della volta. Solo venti anni dopo completò definitivamente la decorazione della Cappella, realizzando il celeberrimo Giudizio Finale sulla parete dell’altare fra il 1535 e il 1541.
Da un’idea di Vittorio Sgarbi per valorizzare il collegamento tra Michelangelo e il lago di Garda
L’idea della mostra è di Vittorio Sgarbi che l’ha voluta per il Museo Alta Garda di cui è presidente che per l’occasione ha voluto sottolineare i profondi legati tra l’artista toscano e il lago di Garda. «Portare le opere di Michelangelo sul lago di Garda potrebbe sembrare un azzardo se non fosse per l’esistenza di due esperienze michelangiolesche, una critica e l’altra letteraria, proprio sul lago. Non sorprenderà, infatti, osservare che, nella villa Cargnacco di Gardone di Riviera, vissero prima Henry Thode. che arricchì quel luogo di una vasta biblioteca; poi Gabriele D’Annunzio. Per entrambi Michelangelo fu un ideale e una presenza decisiva. Thode scrisse importanti volumi su Michelangelo; D’Annunzio considera il grande artista suo reale “genitore”, “parente”. Inoltre, il riferimento alla Cappella Sistina è presente in numerose riproduzioni fotografiche nella Officina della Prioria, lo studio di D’Annunzio».
Una selezione di disegni autografi che racconta la preparazione della Sistina
Curata da Cristina Acidini e Alessandro Cecchi, rispettivamente Presidente e Direttore della Fondazione Casa Buonarroti, la mostra presenta una sezione dedicata alla volta della Sistina, con una ricca selezione di disegni realizzati da Michelangelo e poi confluiti nei cartoni per il trasferimento sul muro in previsione della pittura ad affresco. «Si tratta di fogli che vanno da studi di singole membra, figure isolate di ignudi reggifestone, figure nelle più varie posizioni, con capolavori quali gli studi, in due fogli, per la Cacciata dal Paradiso terrestre della Volta – spiega Cristina Acidini. – La seconda parte dell’esposizione annovera disegni preparatori per il Giudizio Finale, dallo studio d’insieme a quelli per singole figure, accompagnati, in chiusura, da copie antiche delle figure dei Dannati, a testimonianza di come il grande affresco fosse divenuto un testo di studio per generazioni di artisti».
MetaMorfosi e la Fondazione Casa Buonarroti
MetaMorfosi, presieduta da Pietro Folena, continua quindi il lunghissimo percorso di collaborazione con la Fondazione Casa Buonarroti intrapreso da oltre dieci anni e volto a valorizzare il prezioso e insostituibile patrimonio della Fondazione che conserva un ricco corpus di disegni autografi dell’artista toscano, nella sua sede fiorentina. «L’ormai consolidata collaborazione con Vittorio Sgarbi ci offre la possibilità di portare al Museo Alto Garda una selezione di straordinari disegni autografi di Michelangelo Buonarroti che raccontano la genesi della Cappella Sistina e il lavoro sovrumano affrontato dal maestro toscano per la sua realizzazione – spiega Folena.- MetaMorfosi continua con questo nuovo appuntamento prodotto e organizzato appositamente per il MAG, il percorso intrapreso nel 2009 in collaborazione con la Fondazione Casa Buonarroti a Firenze per la diffusione e la valorizzazione del loro prezioso patrimonio di carte autografe di Michelangelo».
In mostra anche un ciclo di incisioni a bulino
Una mostra molto raffinata che porta in esposizione anche un ciclo di incisioni a bulino, in dieci tavole, del mantovano Giorgio Ghisi, databile alla fine degli anni quaranta del Cinquecento che testimonia la grande ammirazione suscitata nei decenni a seguire dall’opera e dei profondi studi che ne seguirono. Particolarmente interessante, inoltre, un’incisione di Francesco Barbazza su disegno di Francesco Panini, figlio del celebre vedutista romano Gian Paolo, uscita dalla Calcografia Camerale romana testimonianza di come si presentasse la Cappella Sistina nel 1766. «Grazie alla collaborazione con importanti istituzioni pubbliche e partner privati, è stato possibile organizzare presso il Museo Alto Garda una prestigiosa mostra di rilievo internazionale – commenta Matteo Rapanà responsabile del Museo Alto Garda. – Con questa esposizione, quindi, il MAG, accanto un consolidato programma di iniziative di ricerca e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e archeologico locale, vuole inaugurare un piano pluriennale di esposizioni di ampio respiro in grado di intercettare l’attenzione sia delle comunità di residenti, sia dei turisti italiani e stranieri che frequentano il lago di Garda».